Il castello venne costruito nel XII secolo per volere dei conti Sanframondo in una posizione strategica fra i monti Acero e Gioia ed in una postazione elevata rispetto al corso del fiume Titerno.
Dal 1479 al 1520 fu di proprietà dei Monsorio.
Tra il XV e il XVI secolo i Monsorio sottoposero l’edificio ad un’importante ristrutturazione che gli conferì l’attuale aspetto. I Monsorio restaurarono l’edificio prendendo spunto da Castel Nuovo a Napoli come si evince dalla planimetria, dal prospetto principale e dall’impostazione del cortile interno.
Nel 1612 divenne di proprietà di Gabriele De Martino o Martino, duca di Faicchio, che restaurò nuovamente il castello trasformandolo in una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive. Da allora il castello venne chiamato “ducale” in onore del duca de Martino.
Tra il XV e il XVI secolo i Monsorio sottoposero l’edificio ad un’importante ristrutturazione che gli conferì l’attuale aspetto. I Monsorio restaurarono l’edificio prendendo spunto da Castel Nuovo a Napoli come si evince dalla planimetria, dal prospetto principale e dall’impostazione del cortile interno.
Nel 1612 divenne di proprietà di Gabriele De Martino o Martino, duca di Faicchio, che restaurò nuovamente il castello trasformandolo in una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive. Da allora il castello venne chiamato “ducale” in onore del duca de Martino.