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Palazzo Valentini, Roma: finestre in legno Vecchi Tempi Barocco

Infissi e oscuranti di qualità con finiture in pino laccato

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Storia

Palazzo Valentini o Palazzo Imperiali è un palazzo di Roma che si trova nel centro della capitale, in via IV Novembre, 119/A, a pochi passi da Piazza Venezia. Dal 1873 è sede della provincia di Roma, ora Città metropolitana di Roma Capitale e della prefettura.

La costruzione del palazzo si deve al cardinale Michele Bonelli, nipote di papa Pio V, che nel 1585 acquistò da Giacomo Boncompagni un palazzo preesistente all’estremità dell’allora piazza Santi Apostoli.
L’impianto del palazzo, di pianta trapezoidale, fu definito dal frate Domenico Paganelli. Grazie ai cospicui stanziamenti in denaro da parte del cardinale il palazzo venne rapidamente completato e tre anni dopo era già abitato dal cardinale. Nel XVII secolo fu quindi sottoposto ad una serie di lavori di ristrutturazione ed ampliamento, eseguiti su incarico del cardinale Carlo Bonelli e di Michele Ferdinando Bonelli.
Il palazzo venne parzialmente demolito e ricostruito da Francesco Peparelli per il nuovo proprietario, il cardinale Giuseppe Renato Imperiali, che vi sistemò l’importante biblioteca di famiglia (la biblioteca “Imperiali”) composta di circa 24.000 volumi.
L’intera costruzione venne poi acquistata dal cardinale Giuseppe Spinelli nel 1752, che vi fece realizzare le decorazioni del primo piano e la sistemazione al pianterreno della ricchissima biblioteca Imperiali, destinata alla fruizione pubblica e frequentata anche da Johann Joachim Winckelmann.
Nel 1827 il banchiere e console generale prussiano Vincenzo Valentini acquistò il palazzo, vi stabilì la propria dimora e diede ad esso il suo nome. Il palazzo venne ulteriormente ampliato ed abbellito con grandi spese e il banchiere vi collocò la propria collezione di quadri e incrementò la già vasta raccolta di libri e reperti archeologici. Il completamento dei lavori sul retro del palazzo, prospiciente la Colonna Traiana, venne affidato agli architetti Filippo Navone e Giovanni Battista Benedetti.
Il figlio di Vincenzo, Gioacchino Valentini, diede incarico tra il 1861 ed il 1865 dell’esecuzione di due ulteriori ampliamenti sul fianco sinistro, lungo la via di Sant’Eufemia, progettati dall’architetto Luigi Gabet.
La deputazione provinciale di Roma acquistò infine il palazzo nel 1873 per farne la propria sede, incaricando sempre l’architetto Gabet di completare il fianco destro su via de’ Fornari, all’altezza di vicolo di San Bernardo.
modello
VECCHI TEMPI BAROCCO.
ESSENZA E FINITURE FINESTRE
Pino Laccato RAL 7035 Grigio Luce.
OSCURANTE
PERSIANE CENTRO STORICO.