© 2024 Caiframe Srl. All Rights Reserved.
Communication by NAXA

Serramenti in PVC: cosa c’è che non va?

È ormai nota la diffusione di serramenti e finestre in PVC, proposti come prodotti altamente ecocompatibili e durevoli. Se, da un lato, queste soluzioni hanno certamente diversi pregi, è però importante sottolinearne anche difetti, limiti e problematiche più importanti.

Per cominciare, ricordiamo che il PVC – ossia il cloruro di polivinile – è un materiale termoplastico utilizzato in un’ampia gamma di applicazioni perché in grado di essere declinato sia in prodotti rigidi che flessibili.

La sua grande versatilità di applicazione e l’economia di produzione sono i primi e fondamentali fattori che, dagli anni Cinquanta in poi, hanno permesso a questo materiale plastico di diffondersi a macchia d’olio in ambito costruttivo: stiamo parlando di una penetrazione dei mercati davvero molto ampia, se si considera che il PVC è oggi il terzo composito plastico più impiegato in assoluto dopo il polietilene e il polipropilene.

IL PVC È DAVVERO AMICO DELL’AMBIENTE? COME TUTTE LE PLASTICHE, MENO DI QUANTO SEMBRI

Tuttavia, il PVC è un materiale che presenta diverse problematiche: sebbene sia riciclabile, la sua capillare diffusione e la costante produzione di nuovi manufatti rende progressivamente più costoso il suo effettivo smaltimento – e tale situazione è quasi certamente destinata ad aggravarsi col trascorrere del tempo.

È per questo che la questione dell’effettiva ecocompatibilità del PVC tende a suscitare pareri tanto contrastanti, in primis legati al fatto che questo materiale non è affatto biodegradabile (biodegradabilità e ecocompatibilità sono infatti due concetti totalmente diversi e non necessariamente coesistenti) perché non in grado, una volta disperso nell’ambiente, di decomporsi con facilità in composti meno inquinanti attraverso l’azione di batteri e microrganismi.

Il PVC è un prodotto ecocompatibile nel senso che è integrabile nell’ambiente nel quale viene utilizzato senza alterarlo né danneggiarlo. Allo stesso tempo, pur essendo un materiale riciclabile, per poter essere reimmesso nel ciclo produttivo deve essere necessariamente recuperato, rifuso e rilavorato, con importanti costi energetici e di processo (e, inevitabilmente, anche ambientali).

Non essendo biodegradabile, questo materiale plastico è quindi – almeno per il momento – destinato a permanere nell’ambiente, con tutte le problematiche di inquinamento che tale situazione comporta.

Anche in termini più ampi, quello del riciclo effettivo della plastica è un problema ormai noto e il fatto che il nostro pianeta (per non parlare di mari e oceani) trabocchi ormai di rifiuti plastici dovrebbe essere un importante indicatore di quanto produrre nuova plastica sia ancora oggi considerato più conveniente rispetto al riciclare plastica preesistente.

Il PVC realmente ecocompatibile, quindi, non esiste ancora – specialmente nell’ambito dei serramenti, dove l’impiego di particolari stabilizzanti chimici rende anche il “semplice” processo di riciclo più complesso e costoso.

A queste oggettive problematiche va sommata anche l’inevitabile flessione di qualità che una finestra in PVC riciclato mostra se paragonata a un prodotto analogo non proveniente da riciclo: man mano che i cicli di riciclo proseguono, questo aspetto continuerà quindi a decrescere fino a che il materiale, semplicemente, non potrà più essere utilizzato per la produzione di serramenti perché non in grado di assicurare gli ottimi standard funzionali ed estetici che vengono oggi richiesti a questi prodotti.

Infine, è importante menzionare che seppure sia vero che il PVC ha origine da una materia prima naturale, questa non è affatto illimitata e inesauribile: si tratta infatti del petrolio, che come tutti sanno è un combustibile fossile estratto dal sottosuolo che non rientra nelle fonti rinnovabili perché destinato, prima o poi, a esaurirsi definitivamente.

IL LEGNO: UN MATERIALE DAVVERO ECO-FRIENDLY

Per comprendere la differenza tra il “comportamento” del PVC una volta immesso nell’ambiente e quello di un materiale realmente eco-friendly è sufficiente paragonarlo al legno: quest’ultimo ha infatti un ciclo di vita definito, composto da un inizio, una fase di impiego attivo e una fine. La fine corrisponde al completo smaltimento del materiale in natura (piena biodegradabilità), senza danni per l’ambiente.

E per quanto riguarda le industrie che utilizzano il legno per realizzare i loro prodotti, come ad esempio quella dei serramenti, una produzione sostenibile permette di mantenere un comportamento virtuoso che evita pericolose deforestazioni.

Nel caso di CAIFRAME, per esempio, questo approccio green si snoda lungo tre direttrici:

  • Impiego di legno certificato FSC e PEFC: significa che le materie prime impiegate nella produzione delle nostre finestre provengono da foreste controllate e certificate FSC e PEFC, ossia gestite in modo sostenibile. Questo approccio prevede rimboschimento, salvaguardia del territorio e tutela delle popolazioni che abitano i luoghi in cui le foreste sono situate.
  • Realizzazione di finestre ecocompatibili ed ecosostenibili: significa che il legno utilizzato per la produzione delle finestre CAIFRAME proviene da alberi maturi e pronti all’abbattimento, che vengono sostituiti con piante più giovani e in grado di trasformare molto più rapidamente anidride carbonica in ossigeno, con vantaggi per tutti.
  • Utilizzo di vernici all’acqua e ciclo bio: le finestre CAIFRAME sono verniciate con prodotti e ciclo completamente a base d’acqua, e con vernici bio che utilizzano materie prime atossiche ed ecologiche come acqua e resine biologiche. Si tratta di una scelta produttiva importante, che abbatte in modo sensibile l’emissione di CO2 durante la realizzazione dei nostri serramenti.

Oltre al fondamentale aspetto della reale compatibilità ambientale, se paragonato a un serramento in legno il serramento in PVC non è in grado di assicurare la medesima stabilità (ossia la resistenza meccanica) in caso di grandi luci. Il problema della deformazione degli infissi in PVC, va segnalato, si riflette inevitabilmente anche nella loro resa termica e acustica – ossia sull’isolamento complessivo che il serramento può garantire agli ambienti interni.

Infine, una finestra in PVC non potrà mai avere la stessa resa estetica, né tantomeno l’incredibile possibilità di personalizzazione e lo straordinario calore materico che soltanto un materiale realmente naturale come il legno può offrire.

Ti invitiamo a prendere visione delle nostre straordinarie soluzioni: finestre in legnolegno/alluminio e legno/bronzo progettate e realizzate con la massima cura per accompagnarti a lungo – senza danneggiare l’ambiente.