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07 Rivestimenti metallici in alluminio e bronzo

07.1 FREQUENZA DELLA PULIZIA

La scelta di una determinata frequenza di pulizia dipende dall’aggressività dell’atmosfera esistente nella zona nella quale è collocato il manufatto verniciato, anodizzato, brunito o ramato.
Come regola generale, l’aggressività dell’atmosfera, soprattutto nei riguardi dell’alluminio, dipende da tre fattori:

  • Il grado di umidità dell’aria, che causa il fenomeno della condensa a contatto delle superfici esposte all’esterno;
  • L’inquinamento, ovvero la presenza nell’aria di fumi industriali in particolar modo di anidride solforosa;
  • La salsedine presente nell’aria delle zone di mare.

Questi fenomeni assumono più o meno rilevanza, che può essere suddivisa in 2 livelli di fattori aggressivi, ovvero:

  • Livello Standard, saltuaria presenza di condensa e/o vicinanza a zone industriali e/o distanza dal mare oltre i 1500 metri;
  • Livello Elevato, persistente deposito di condensa e/o esposizione diretta e continua a fumi industriali e/o distanza dal mare inferiore a 1500 metri.

Per scegliere la frequenza della pulizia ci si può basare sulle seguenti indicazioni di massima:

  • Frequenza normale (ogni 3-6 mesi) in condizioni di fattori aggressivi Standard: traffico limitato, lontananza da zone marine;
  • Frequenza di pulizia intensa (ogni1-3 mesi) in condizioni di fattori aggressivi Elevati: forte concentrazione di traffico, in prossimità di industrie e zone marine.

07.2 SCELTA DEL PERIODO

Anche la scelta del periodo in cui effettuare gli interventi di pulizia riveste la sua importanza. Una scelta corretta è quella che tiene conto delle precipitazioni mensili responsabili di trasportare sostanze aggressive presenti in atmosfera e di investire i fabbricati.
Ad esempio qualora la pulizia venga eseguita 2 volte all’anno è raccomandabile operare a Marzo ed Ottobre. Se si esegue la pulizia tre volte l’anno, i mesi di Marzo, Giugno e Ottobre sono i più indicati.

07.3 AVVERTENZE PER UNA CORRETTA PULIZIA

Prima di procedere alla pulizia occorre conoscere la tipologia della finitura nonché il suo comportamento e la sua compatibilità con i prodotti di pulizia.
Quando il manufatto è ricoperto da uno spesso strato di sporco ed occorre pulirlo per la prima volta a distanza di molti anni dalla posa in opera, è necessario eseguire delle prove preliminari.
Chi effettua l’intervento di pulizia deve essere in grado di capire se la superficie verniciata o anodizzata ha subito un degrado oppure se si tratta di un semplice accumulo di sporcizia facilmente rimovibile.
Per le operazioni di pulizia si usano generalmente prodotti detergenti fabbricati da diversi produttori e venduti sotto differenti nomi commerciali. In genere sono disponibili tre tipi di prodotti:

  • Tipo alcalino;
  • Tipo neutro;
  • Tipo acido.

Durante la pulizia bisogna assolutamente fare attenzione ai seguenti aspetti:

  • Non usare detergenti acidi o alcalini;
  • Non usare prodotti e/o materiali abrasivi;
  • Non usare solventi organici;
  • Non utilizzare detergenti di composizione chimica sconosciuta;
  • Non applicare i prodotti direttamente sulla superficie da pulire, ma provvedere sempre ad una attenta diluizione;
  • Le superfici, durante la pulizia, devono essere fredde (T< 30°C) e non esposte direttamente al sole;
  • I detergenti usati per la pulizia devono essere a loro volta freddi (T< 30°C) e non si devono usare apparecchiature a spruzzo di vapore.

Quando si deve scegliere tra i vari prodotti utilizzabili bisogna sempre tener conto che le facciate delle costruzioni edili sono composte da differenti materiali, come alluminio, cemento acciaio, sigillanti, ecc. Occorre prestare molta attenzione soprattutto ai prodotti di pulizia molto forti che, per quanto possano dimostrarsi ad un primo esame visivo più efficaci, possono portare a degli autentici disastri come risultato finale. Nel caso delle facciate continue, normalmente la pulizia dell’alluminio è condotta in combinazione con la pulizia dei vetri; è naturalmente necessario che chi esegue la pulizia sia in grado di eseguire la pulizia di entrambe le superfici. In ogni caso l’ultima fase della pulizia è sempre rappresentata da un adeguato risciacquo con acqua delle parti trattate e successiva asciugatura con panni morbidi o pelle morbida.

07.4 PULIZIA DELLE SUPERFICI IN ALLUMINIO

La pulizia delle superfici in alluminio generalmente richiede l’impiego di prodotti neutri. Il tipo di prodotto da utilizzare dipende dal grado di sporcizia presente sulla superficie.

  • Superfici ben conservate: è sufficiente utilizzare detergente neutro con un panno pulito e risciacquare con acqua fredda.
  • Superfici fortemente compromesse: non basta più un semplice lavaggio come sopra ma è necessario ricorrere all’uso di prodotti specifici.

Di seguito si danno alcune indicazioni a carattere generale che è opportuno vengano rispettate.

ATTENZIONE!

  • È fortemente sconsigliato l’uso di prodotti alcalini o acidi che potrebbero danneggiare sia la finitura sia l’alluminio stesso.
  • Tutti i prodotti per la pulizia devono avere un pH il più possibile vicino alla neutralità.
  • È fortemente sconsigliato l’uso di mezzi abrasivi come carta vetrata, lana d’acciaio, spazzole metalliche, sistemi ad alta pressione ecc., che potrebbero provocare abrasioni o danneggiamenti dello strato di ossido.
  • È necessario che il prodotto utilizzato non sia aggressivo nei confronti degli altri eventuali materiali con cui può venire a contatto, ad esempio guarnizioni, silicone, vetro, ecc.
  • Per le superfici anodizzate ad effetto metallizzato, generato dalla presenza di piccole scaglie inglobate nello strato superficiale del film di vernice, l’uso di non idonei prodotti per la pulizia può provocare la rimozione di queste scaglie, compromettendo l’aspetto estetico di tali finiture. Per mantenere l’effetto metallizzato e per prevenire variazioni di aspetto dovute all’azione di agenti esterni o a depositi di sporcizia, questi rivestimenti devono essere puliti con prodotti adeguati.
  • Sempre per questa tipologia di superfici, prima di intervenire con la pulizia della faccia a vista occorre effettuare delle prove per la scelta del più idoneo detergente e dei prodotti ausiliari non abrasivi. La tecnica consiste nel pulire una piccola superficie adiacente. La valutazione è positiva nei casi in cui non si manifestino variazioni di aspetto tra la parte pulita e la parte adiacente preventivamente protetta.

07.5 PULIZIA DELLE SUPERFICI IN BRONZO

FINITURA TIPO DI PULIZIA
BRONZO ANTICO E BRONZO BRUNITO Applicare con un panno morbido e pulito un comune detergente tassativamente neutro. La temperatura del prodotto applicato come quella del profilo in bronzo non deve essere assolutamente eccessiva. Evitare pertanto applicazioni in periodi del giorno caldi o in momenti in cui il rivestimento è esposto direttamente alla luce del sole. Lo strofinamento del panno sulla cover in bronzo deve essere delicato e non circolare. Una volta rimosso lo sporco, procedere con un abbondante risciacquo con acqua fredda. Terminata in questo modo l’operazione di pulizia, procedere con l’applicazione mediante altro panno pulito e asciutto di cera d’api o cera di carnauba, al fine di ridare lucentezza alla cover in bronzo e proteggerla dagli agenti atmosferici. Per avere un migliore risultato estetico evitare applicazione circolare, ma procedere con movimenti longitudinali.
BRONZO RAMATO Questo tipo di finitura è molto delicata e pertanto va pulita più frequentemente e assolutamente solo ed esclusivamente con un panno morbido. Evitare un’eccessiva pressione e/o sfregamento onde evitare di danneggiare la finitura. In casi di persistenza dello sporco utilizzare esclusivamente acqua al limite leggermente tiepida. Evitare l’applicazione di qualsiasi detergente diverso dall’acqua come anche qualsiasi materiale abrasivo che danneggerebbero irreparabilmente la finitura.
Di seguito si danno alcune indicazioni a carattere generale che è opportuno vengano rispettate.
  • Gli elementi del manufatto, durante il lavaggio, devono essere “freddi”, non esposti direttamente al sole.
  • I detergenti usati per la pulizia devono essere a loro volta “freddi “, non si devono usare macchine a spruzzo di vapore.
  • Non usare detergenti acidi ed alcalini.
  • Non utilizzare materiali abrasivi.
  • Non utilizzare solventi organici.
È necessario che il prodotto utilizzato non sia aggressivo nei confronti degli altri eventuali materiali con cui può venire a contatto, ad esempio guarnizioni, silicone, vetro, ecc.

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