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12 Non preoccuparti se…

12.1 PERMANGONO TRACCE DI MATERIALI DI IMBALLAGGIO SULLA SUPERFICIE DEI PRODOTTI

Caiframe studia con particolare cura i componenti di imballaggio per massimizzare la protezione dei prodotti nel rispetto dell’ambiente.
Vengono pertanto utilizzati tacchetti adesivi, cappucci, film protettivi vari che nonostante del tutto compatibili con la finitura all’acqua utilizzata, potrebbero lasciare delle piccole tracce sulla superficie in legno o sui rivestimenti in metallo.

Tale fenomeno è più evidente se non hai seguito l’indicazione di rimuovere immediatamente i tacchetti di imballaggio, riportata sia nell’adesivo applicato al vetro che nel presente manuale. Molto frequentemente i clienti commettono l’errore riportato nelle foto allegate.

La soluzione è del tutto semplice ed immediata:

  1. Tracce presenti sulle superfici in legno: effettuare sulla zona interessata l’operazione di Rigenero. Se necessario per migliorare ed uniformare il risultato finale si consiglia di estendere l’operazione a tutte le parti del prodotto;
  2. Tracce presenti sulle superfici in metallo: effettuare sulla zona interessata l’operazione di pulizia riportate nell’apposita sezione RIVESTIMENTI METALLICI. Se necessario per migliorare ed uniformare il risultato finale, si consiglia di estendere l’operazione a tutte le parti adiacenti la zona interessata.

12.2 NEI LACCATI SI VERIFICANO DELLE PICCOLE LESIONI DI VERNICE NELLE GIUNZIONI

Pur utilizzando le nuove tecnologie di verniciatura che prevedono l’applicazione nelle fughe di uno speciale sigillante verniciabile molto elastico, fenomeni come quelli riportati si possono verificare sia in fase di installazione che durante tutto il ciclo di vita del prodotto. Il legno è un materiale vivo ed in continuo movimento e pertanto tale fenomeno, nei cicli di verniciatura come i laccati, è del tutto naturale!
Non ti preoccupare, Caiframe ti ha già fornito tutto l’occorrente per effettuare questa semplicissima operazione!
In pochi minuti e con estrema semplicità le lesioni verranno ripristinate e il serramento tornerà come nuovo!
Per ovviare a questo inconveniente infatti, Caiframe ha inserito nella sua scatola accessori uno speciale sigillante verniciabile.
Ad installazione ultimata, come anche durante le normali operazioni di pulizia e manutenzione, basterà seguire le operazioni sotto riportate.

Vediamo di seguito un caso specifico.
Come è visibile dalle foto sotto, le giunzioni presentavano delle lesioni:

Adesso seguiamo insieme le operazioni passo per passo:

Fase 1 Risigillatura delle lesioni + accentuate con il Sigillante presente nella scatola accessori.

Fase 2 Al termine dell’applicazione del Sigillante ripulire il prodotto applicato in eccesso.

Fase 3 Attendere la sua essiccazione per circa 4 ore.

Fase 4 Ritocco a pennello delle piccole lesioni e delle lesioni risigillate.

La Tinta per Ritocchi applicata terminerà il processo di essiccazione entro 1 giorno. Se necessario ripetere l’applicazione più di una volta qualora la lesione si ripresenti una volta essiccata la tinta. Tali fenomeni di micro lesioni possono verificarsi sia in fase iniziale che durante l’intero ciclo di vita del prodotto, in quanto al contatto con gli agenti atmosferici il materiale vivo come il legno è in continuo movimento. Pertanto è opportuno una volta all’anno, dove necessario, ripetere le operazioni sopra riportate. Il risultato finale di una finestra laccata, come in genere di tutti i serramenti, dipende quindi anche da una corretta e attenta posa in opera che richiede pertanto, per i prodotti laccati, particolare attenzione e professionalità in fase di ritocchi finali per ottenere un prodotto in linea con lo stile e la qualità Caiframe Made in Italy.

12.3 SI VERIFICA PERDITA DI PIGMENTI DURANTE LA PULIZIA DI SUPERFICI LACCATE

Nella formulazione degli smalti per la verniciatura delle finestre viene inserita una grande quantità di pigmenti indelebili alla luce per avere una ottima copertura e soprattutto per dare una garanzia di durata.
Quando ci sono molti pigmenti in una vernice può succedere che sollecitando la superficie e facendo una certa pressione con le mani o passando con un panno ruvido, la parte più superficiale si stacchi e tinga leggermente il panno. Questa perdita di pigmenti riguarda solo lo strato estremamente superficiale dove la reticolazione del film non riesce a produrre una struttura sufficientemente solida per trattenerli e si evidenzia solo nei primi interventi di pulizia. I pigmenti in questione sono di origine minerale, non sporcano le superfici e possono essere estratti solo con una sollecitazione meccanica. Nello strato immediatamente sottosuperficiale sono saldamente ancorati e quindi non sarà possibile estrarli. Questo fenomeno è normale, riguarda tutti gli smalti di qualità superiore e non altera minimamente né le caratteristiche del film né le garanzie di durata.
Dopo la prima pulizia applicare il rigenerante T.Top + presente nel kit pulizia e vedrai che a breve il fenomeno tenderà ad arrestarsi.

12.4 I COLORI DELLA FORNITURA RICEVUTA NON SONO UGUALI AL CAMPIONE COLORE VISIONATO

Le reazioni cromatiche di un materiale naturalmente disomogeneo come il legno dipendono da molti fattori. Pensare di riprodurre in modo identico le colorazioni su partite di materiale differente e in periodi diversi è un’impresa impossibile! Il risultato finale dipende dalla venatura che assorbe in modo differente a seconda delle diverse parti della pianta e delle diverse partite di materiale. A questo si aggiunge il fatto che un colore visionato in mazzetta o magari su una fornitura effettuata in momenti precedenti, ha già subito l’azione degli agenti atmosferici e della luce. La nuova fornitura non può essere identica pertanto ad un campione colore, ne ad una precedente partita di materiale. Differenze di tonalità come quelle da foto allegate sono pertanto del tutto normali, o meglio naturali. Nel tempo il processo di reazione alla luce e agli agenti atmosferici tenderà inevitabilmente a ridurre tali stonalizzazioni rispetto al campione visionato o rispetto a precedenti forniture.

12.5 COLORI PANNELLI PORTONI

Sui rivestimenti dei portoni blindati in legno, il tranciato utilizzato è materiale naturale e varia per differente assorbimento al variare delle parti della pianta. Questo anche all’interno quindi della stessa partita. Il risultato è che la tonalità può variare anche all’interno della stessa fornitura da pannello a pannello. Questo in ogni caso non vuol dire un prodotto non conforme.

12.6 NOTI DELLE DIFFERENZE DI TONALITA’ TRA IL SERRAMENTO E I CASSONETTI O CIELINI INTERNI

Il materiale utilizzato per la realizzazione del serramento è un lamellare, mentre cielini e cassonetti vengono realizzati con impiallacciature in essenza.
A questo si aggiunge il fatto che il ciclo di verniciatura e le relative molecole utilizzate sugli infissi sono per esterni, dovendo resistere nel tempo all’azione degli agenti atmosferici, mentre il ciclo applicato a cassonetti e cielini è un ciclo da interni, in quanto restituisce sul materiale impiallacciato un migliore risultato estetico e non è soggetto all’azione degli agenti atmosferici.
Differenze di tonalità sono pertanto nella norma e quindi tollerabili, conformi ad un prodotto certificato e garantito.
Inoltre nel tempo il legno, soggetto all’azione degli agenti atmosferici come anche della luce, tende a scurirsi nelle zone inizialmente più chiare, che vanno quindi ad uniformarsi a quelle più scure.

12.7 NOTI DELLE DIFFERENZE DI TONALITA’ TRA I COMPONENTI DELLO STESSO SERRAMENTO

Il legno è un materiale naturale la cui fibra differisce da componente a componente e da cm a cm dello stesso componente. Non troverai mai una zona di legno che ha una venatura identica ad un’altra zona. Anche se all’occhio la venatura può sembrare simile, in realtà ha una capacità di assorbimento dell’impregnante e di reazione alle vernici differente da zona a zona. Caiframe utilizza nel suo ciclo di verniciatura le nuovissime tecnologie a nano particelle, applicabili a robot antromorfo che hanno il più alto potere uniformante disponibile oggi sul mercato. Tuttavia, come dimostrato dalle foto riportate, possono verificarsi delle differenze di tonalità che dimostrano quanto un serramento in legno è unico e irripetibile come solo in natura è possibile che sia.
Non allarmarti quindi e considera che nel tempo, sotto l’azione degli agenti atmosferici e della luce, come la pelle delle persone, anche il legno tende a scurirsi e le zone più chiare tenderanno ad uniformarsi con le zone più scure, il cui viraggio di colore verso lo scuro è molto meno accelerato.
Per facilitare questa uniformazione di colore, intensifica l’applicazione del Tonificante fornito in dotazione nelle sole zone più chiare, alla cadenza di 2 mesi invece che di 6, vedi sessione Rigenero. Vedrai che nel tempo i colori tenderanno ad uniformarsi, sempre nel rispetto della legge naturale che vuole che il legno sia un materiale imperfetto, unico e irripetibile.

12.8 LA FINITURA SEMICOPRENTE E MORDENZATA CHIARA LASCIA TRASPARIRE UNA VENATURA NON UNIFORME

La caratteristica propria di questo tipo di finitura è appunto quella di far trasparire tutte le differenze di tonalità e disegno della vena del legno sottostante. Il pino è un materiale che per sua natura ha una venatura variegata, ampia e mai omogenea sia nella forma che nei colori. Le finiture Semicoprenti e Mordenzate chiare esaltano questa caratteristica rendendo ogni serramento diverso dall’altro, così come la natura ha voluto che sia.

12.9 NOTI DELLE DIFFERENZE DI TONALITA’ E DI VENATURA TRA I DIVERSI COMPONENTI NELLE FINITURE NATURALE, NATURA E OLIO

Gli speciali trattamenti Natura e Stracciatura ad Olio hanno proprio l’obiettivo di esaltare quelle che sono le varietà di venatura e di colori del legno. Tali trattamenti restituiscono pertanto un prodotto in legno “imperfetto” ed unico proprio come la natura l’ha creato. Inimitabile e differente l’uno dall’altro come solo un serramento in legno sa essere.

12.10 NOTI DELLE DIFFERENZE DI VENATURA TRA IL COPRIFILO E I MONTANTI DEL SERRAMENTO

I coprifili vengono realizzati con una parte differente della pianta e le venature non possono pertanto che essere differenti. Questo fenomeno è inevitabile e fa parte di un materiale naturale come il legno, le difformità di venature caratterizzano un serramento in legno rendendolo unico e diverso dagli altri.

12.11 NEI PRODOTTI FINGER JOINT TROVI DELLE DIFFERENZE DI VENATURA E CONSEGUENTE TONALITA’ DI COLORE TRA LE DIVERSE GIUNZIONI

Per ottenere questi risultati vengono giuntati appunto pezzi con venature disomogenee che assorbono pertanto la verniciatura in modo differente restituendo l’effetto estetico evidente nelle foto riportate.

La caratteristica tecnologica principale di questo materiale innovativo é proprio quella di far lavorare tra loro le opposte forze di trazione di venature differenti, questo per restituire un prodotto stabile per eccellenza quel è il serramento in lamellare di Finger Joint.
Non allarmarti quindi, avere venature e tonalità differenti è sinonimo di maggiore stabilità dimensionale e maggiore resistenza alla torsione nel tempo dei tuoi serramenti.

12.12 SI FORMANO MACCHIE BIANCASTRE SULLA SUPERFICIE BAGNATA

II film di vernice applicato alla tua finestra è costituito da una particolare resina che lascia respirare il legno. Questa resina asciuga velocemente in superficie e più lentamente in profondità.

Per avere una essiccazione completa e definitiva sono necessarie almeno 8 settimane ad una temperatura di 20 °C ed una umidità relativa del 60%. Nella norma la tua finestra verrà montata prima di tale periodo per cui potrebbe succedere che nei primi mesi, a seguito di una pioggia che bagna abbondantemente la superficie, si noti la comparsa di aloni opalescenti biancastri nel film. La ragione della formazione di queste macchie è legata alla capacità della pellicola di consentire gli scambi di umidità tra legno ed ambiente ed è una delle caratteristiche principali che garantiscono una lunga durata della vernice. Il film delle vernici all’acqua, a differenza di quelle tradizionali a solvente, presenta una sensibilità all’acqua maggiore, sia essa sotto forma di pioggia che di vapore. Questo fenomeno è legato in modo intrinseco alla natura stessa delle vernici all’acqua, a causa degli emulsionanti presenti nelle resine che costituiscono la vernice non ancora perfettamente asciutta, possono portare le particelle di resina in emulsione. Tali chiazze scompaiono sotto l’azione del calore.

La parte legante delle vernici all’acqua è costituita da emulsioni acquose di particelle di resina acrilica in acqua, ottenute mediante l’impiego di tensioattivi o emulsionanti. Queste ultime sostanze chimiche sono costituite da una parte idrofoba (che si lega con una resina acrilica, per sua natura insolubile in acqua) e di una parte idrofila (che si lega con l’acqua). I tensioattivi, anche dopo l’essiccazione del film di vernice rimangono all’interno della pellicola fintanto che, per l’azione dilavante dell’acqua piovana, non vengono completamente asportati. I tensioattivi imprigionati nel film di vernice danno origine, quando vengono a contatto con l’acqua piovana e/o di condensazione notturna dell’umidità, a delle chiazze biancastre trasparenti, che scompaiono appena l’azione dell’acqua cessa (evaporazione). Tali macchie sono dovute alla solubilità del tensioattivo all’interno della pellicola. Se la pellicola è sottoposta a successivi contatti con l’acqua, tale fenomeno si ripresenterà in misura attenuata rispetto ai precedenti, fino a scomparire del tutto quando il tensioattivo sarà stato completamente asportato.

NON TI PREOCCUPARE DUNQUE DI TALE FENOMENO, NON FARE NULLA E LASCIA ASCIUGARE NATURALMENTE!

È molto importante non graffiare la macchia biancastra in quanto, essendo la pellicola in questa fase morbida ed in parte rammollita, si rovina irreparabilmente. Appena l’acqua si sarà asciugata la pellicola tornerà trasparente come prima ed in qualsiasi modo non vengono alterate le sue qualità prestazionali. Tale fenomeno cala nel tempo e quando la vernice sarà definitivamente reticolata scomparirà definitivamente. Solo in rarissimi casi, quando nel corso dell’anno si alterna un periodo molto secco ad un periodo molto umido, il fenomeno potrebbe riapparire in modo minimo.

12.13 SI PRESENTANO DELLE MACCHIE NERASTRE SUL ROVERE FINITURA OLIO

Questa speciale finitura olio esalta tutta la bellezza del legno e la sua naturalità. La Finitura Olio è infatti la finitura naturale per eccellenza!
E’ del tutto normale quindi che il tannino, inevitabilmente contenuto nel Rovere, può trasudare e presentare delle macchie nerastre in superficie. Nessuna paura, la soluzione è semplicissima!
Carteggia la superficie con carta abrasiva fina grana 280 fino ad asportare le macchie. Soffia la superficie con un comune phon in modo da rimuove la polvere. Segui le operazioni di Pulizia prima e Rigenero riportate nel presente manuale. Per le operazioni di rigenero fare attenzione ad utilizzare, come riportato nel relativo capitolo il prodotto Misto-Oli per Teak Trasparente.

12.14 I MOVIMENTI NATURALI DELLE DOGHE E DELLE STECCHE DELLE PERSIANE EVIDENZIANO DELLE ZONE DI COLORE DIFFORME ALLA FINITURA PRINCIPALE

Procedi prontamente con le operazioni di Ritocco previste nel presente Manuale al fine di dare l’opportuna protezione alle zone di legno che a seguito dell’assestamento sono parzialmente esposte agli agenti atmosferici e quindi facilmente aggredibili.

12.15 LE PARTI TERMINALI DI TESTA DEI PROFILI METTONO IN EVIDENZA LA FIBRA DEL LEGNO

Questo è un fenomeno esclusivamente estetico e non compromette minimamente il livello di protezione del legno. Non è presente in modo uniforme su tutti i componenti, in quanto dipende dalla disomogeneità della venatura e può quindi essere più evidente in alcuni componenti e meno in altri.
Avere le zone terminali di testa una venatura più evidente è del tutto normale quindi, soprattutto nelle zone nascoste ad anta chiusa e quindi interne alle battute come nei casi riportati.
Casi come questo non evidenziano una non conformità di verniciatura e un minore livello di qualità.
Fanno invece parte delle inevitabili “imperfezioni” di lavorazione di una materia prima naturale quale il legno, che rende imperfettamente unico ogni serramento.

12.16 I COMPONENTI DI LUNGHE DIMENSIONI RISULTANO GIUNTATI

Per realizzare componenti (montanti, traversi, coprifili, regoletti fermavetro ecc.) di dimensioni superiori a ml 3, l’unica tecnica possibile è la giunzione di testa. Non esiste infatti nel mercato del legno per serramenti la possibilità di recuperare delle lunghezze superiori a ml 3 di prodotto finito. Tuttavia non allarmarti, Caiframe utilizza uno speciale sistema di giunzione grazie agli impianti ad alta tecnologia di cui dispone, e pertanto la stabilità e la tenuta del sistema è garantita. Inoltre dobbiamo far notare che i componenti in legno di lunghe dimensioni giuntati, se giuntati bene, sono molto più stabili dei componenti a pezzo unico. A tal proposito pensiamo come vengono realizzate ad es. le travature in lamellare delle abitazioni e ancora di più quelle dei centri sportivi, palazzetti dello sport, centri fieristici: sono realizzate di lunghezze a volte impressionanti e utilizzano tutte il sistema della giunzione di testa.

12.17 LE COMPONENTI IN MASSELLO PRESENTANO DELLE PICCOLE LESIONI

Il legno è un materiale vivo e in continuo movimento. Utilizzare legno massello da un lato significa realizzare prodotti pregiati, ma dall’altro si deve accettare qualche inevitabile piccolo inconveniente come quello riportato nel caso allegato. Pensare di avere dei componenti in legno massello importanti come le doghe senza accettare la possibilità di registrare delle piccole lesioni significa non concepire il prodotto in massello. Questo è un fenomeno del tutto naturale che non compromette il corretto funzionamento ed utilizzo del prodotto e che nel tempo tende a stabilizzarsi, pertanto non è contestabile.
Quando evidenzi dei fenomeni di piccole lesioni, intervieni prontamente seguendo le indicazioni riportate nell’apposita sessione Ritocco.

12.18 NOTI DELLO SPORCO NEI PRODOTTI LACCATI

La finitura laccata, in particolare quella di colore chiaro come i casi riportati, si presta particolarmente, soprattutto dopo le operazioni in cantiere, ad essere soggetta a fenomeni di sporco che a prima vista possono risultare preoccupanti. Non temere e procedi con le operazioni riportate nella sessione Pulizia, il prodotto tornerà in perfetto stato senza essere compromessa la qualità e la tenuta della verniciatura.

12.19 SI EVIDENZIA UN DEGRADO DEL FILM DI VERNICIATURA

In alcuni casi abbiamo registrato il mancato rispetto delle norme di Pulizia riportate nell’adesivo apposto al vetro dei serramenti e nella relativa sessione Pulizia del presente Manuale di Uso e Manutenzione. L’utilizzo di detergenti non idonei provoca l’intaccamento e la lesione del film di vernice come riportato nel caso allegato.
Anche in questo caso non disperare in quanto fortunatamente hai acquistato un serramento in legno, materiale vivo e l’unico ad essere rigenerabile. In modo molto semplice e veloce possiamo porre rimedio all’inconveniente: basta seguire con precisione le indicazioni riportate nella sessione Rinnovo del presente Manuale, per avere una verniciatura proprio come nuova!

12.20 NON HAI EFFETTUATO LE DOVUTE OPERAZIONI DI PULIZIA E RIGENERO DELLA VERNICIATURA

Non effettuare le normali e semplici operazioni periodiche di Pulizia e Rigenero previste con i prodotti contenuti nel Kit di pulizia è un vero peccato! I serramenti li avrai di certo puliti moltissime volte dalla loro prima installazione, ma mai con i prodotti specifici consigliati nel presente manuale nell’apposita sessione Pulizia e Rigenero. Prima di arrivare alle situazioni come quelle riportate di certo avrai notato più volte delle lesioni del film di vernice in alcuni punti, ma purtroppo non avrai mai seguito le operazioni di Ritocco. Ora lo stato del film di vernice è evidentemente compromesso…
Anche in casi che sembrano disperati come questi però non disperare! Hai acquistato un serramento in legno, unico materiale rigenerabile in eterno!

Inoltre le speciali tecnologie di verniciatura utilizzate da Caiframe con nanomolecole di ultima generazione rendono tutto più semplice!
Segui le indicazioni riportate nell’apposita sessione Restauro per avere un serramento come nuovo, protetto e pronto per durare nel tempo.

12.21 FUORIESCONO EVENTUALI GOCCE DI RESINA

La resina è una componente caratteristica delle conifere. Tra le conifere un legno diffusamente utilizzato per la produzione di serramenti è il Pino. E’ a tutti noto come la resina sia presente ovunque all’interno delle diverse zone della pianta. Pretendere di avere un pino senza resina è impossibile in natura, come del resto è impensabile credere che il processo di essicazione porti alla fuoriuscita di tutta la resina contenuta all’interno del legno. Al di là che questa pretesa non è tecnicamente possibile, sarebbe estremamente dannoso in quanto la resina ha appunto un alto potere protettivo e quindi andremmo ad impoverire la materia prima di una sostanza che la natura le ha dato proprio per proteggersi!

Fenomeni come quelli riportati sono quindi da considerarsi del tutto normali e non devi pertanto allarmarti.
Come vedi sotto le operazioni sono semplici e veloci!
Prima di tutto consigliamo di attendere il trascorrere di tutta la stagione calda in modo che la resina termini di fuoriuscire. Con l’arrivo del freddo la resina tenderà a solidificarsi e la sua rimozione sarà ancora più semplice e veloce.
Una volta che la resina si è solidificata sarà sufficiente utilizzare un comune taglierino per la sua rimozione.

Per completare il lavoro a regola d’arte, passare nella zona interessata carta abrasiva grana 320 in modo da rimuovere le tracce di resina ancora rimaste in superficie.
A questo punto procedere con le normali operazioni di Pulizia e Rigenero. Qualora con il taglierino hai intaccato il film protettivo arrivando al legno vivo, prima di effettuare le operazioni di Rinnovo procedi con quelle di Ritocco.
Qualora il fenomeno di fuoriuscita della resina si ripresenti, ripeti le operazioni sopra riportate, non allarmarti quindi, nel tempo la sacca di resina interna si svuoterà del tutto e il fenomeno si arresterà definitivamente!

12.22 IL SERRAMENTO HA DEI SEGNI SUPERFICIALI

Può accadere con le operazioni di smistamento e montaggio in cantiere che il serramento venga appoggiato e quindi segnato in alcuni punti.
Nessun problema, l’importante è che non sia intaccato il film di vernice.
Procedi con le operazioni di Rigenero per eliminare in modo semplice e veloce i segni, il serramento tornerà in perfette condizioni.
Qualora i colpi hanno intaccato il film di vernice, occorrerà seguire invece le operazioni di Ritocco per evitare che i punti intaccati rimangano non protetti ed esposi quindi agli agenti atmosferici.

12.23 LA VERNICE SI USURA AL CONTINUO CONTATTO

Il fenomeno evidenziato si può verificare nei casi di frequente contatto con le mani, non seguito da una corretta pulizia con il detergente disponibile nel nostro Kit di Pulizia. Gli agenti presenti nelle mani, magari non pulite, o anche il solo sudore, aggrediscono il film di vernice e se il serramento è posizionato come in questo caso in condizioni di continua apertura e chiusura, il film di vernice può “consumarsi”.
Non allarmarti però, hai ricevuto in dotazione nella tua scatola accessori la tinta per ritocchi e provvedi pertanto alla semplice attività di Ritocco come da manuale uso e manutenzione.
In futuro intensifica le semplicissime attività di Pulizia e Rigenero con i nostri prodotti dedicati e vedrai che anche i serramenti più utilizzati rimarranno come nuovi!

12.24 LA VENATURA DEL LEGNO E’ IN ALCUNI PUNTI PIU’ EVIDENTE ED IN RILIEVO

Il legno è un materiale naturalmente disomogeneo. Le diversi parti della pianta e le diverse piante tra loro presentano una venatura difforme, più o meno marcata, più o meno nervosa. Questa è la caratteristica che rende unico ogni serramento, uno diverso dall’altro! Le nostre vernici sono di ultima generazione a nanotecnolegie, interamente all’acqua applicate ad antromofo. Il nostro speciale tipo di finitura a poro aperto lascia respirare completamente la venatura del legno e si adatta ai suoi variegati movimenti. Si riesce così ad esaltare la bellezza naturale del legno, evidenziando la venatura stessa, che rimane pertanto particolarmente visibile e viva. Solo in questo modo il legno “respira” e il ciclo di vita della verniciatura si allunga!

Per questo la venatura del legno utilizzato è visibile anche nel ciclo di laccatura, dove il serramento in legno in questo modo non perde mai il suo fascino di prodotto naturale. A seconda del diverso materiale utilizzato si avranno i seguenti effetti estetici:

  • Moganoide Lamellare laccato a poro aperto: visibilità della vena rigata tipica dei mogani e superficie non perfettamente liscia al tatto.
  • Pino Lamellare: visibilità della vanatura più ampia.

Una superficie non perfettamente liscia non è pertanto da considerarsi un difetto, ma anzi è la caratteristica principale di un prodotto naturale che si distingue dai più comuni serramenti, magari più lisci, ma anche molto più “plastificati” e quindi meno vivi. Con lo speciale ciclo di verniciatura Caiframe ad ogni contatto con il tuo serramento vivi l’esperienza tattile di toccare un materiale naturale e sempre vivo come il legno, dove ogni suo componente è unico e inimitabile!

12.25 NEI SERRAMENTI LACCATI SI EVIDENZIANO DELLE MICRO LESIONI IN CORRISPONDENZA DELL’INSERIMENTO DELLE VITI

Per quanto le speciali vernici Caiframe sono super elastiche, è possibile che in fase di istallazione come anche in seguito all’utilizzo del serramento, si verifichino delle micro lesioni del film di verniciatura come riportato nei casi allegati. Non allarmarti, questo è un inconveniente solo estetico che non compromette minimamente il funzionamento né la tenuta dei sistemi di ferramenta, né del tuo infisso in particolare! All’interno della scatola accessori ti è stata fornita la tinta per ritocchi, provvedi pertanto con le semplicissime operazioni di ritocco in modo da ripristinare il film di verniciatura, il tuo serramento è perfettamente funzionante e garantito nel tempo!

12.26 NELLE FORNITURE DI PINO O ROVERE NOTI DEI PICCOLI NODI

Il legno è un materiale naturale e può evidenziarsi in alcuni punti il classico nodino chiamato occhio di pernice. Può essere presente anche nei lamellari di Moganoide e Pino più selezionati. Nei Moganoidi si presenta come una venatura “rigirata” su se stessa (vedi Caso 1) nel Pino può avere anche al centro un elemento nero più evidente (vedi Caso 2 e Caso 3). Nel Rovere a volte l’occhio di pernice può presentarsi anche come un nodino più chiaro della venatura circostante. Sono tutti fenomeni naturali, che caratterizzano e non squalificano un prodotto unico e naturale come il legno.

12.27 NELLE FORNITURE DI ROVERE SONO VISIBILI DELLE VENATURE PIU’ CHIARE

Sono le tipiche specchiature del Rovere, venature più chiare che caratterizzano e rendono unico ogni serramento prodotto con questo straordinario legno. Tali venature marcatamente più chiare non sono pertanto sinonimo di scarsa qualità e non compromettono il valore del serramento, anzi ne sottolineano ancora di più il prestigio. Sono venature stabilissime nel tempo al pari delle altre più scure e non generano alcun tipo di problema in termini di durata del film protettivo della vernice.

12.28 NOTI DEI SEGNI SUL FILM DI VERNICE CHE SEMBRANO “BOLLICINE SCOPPIATE”

I segni evidenti dalle foto possono dare l’idea, come più volte ci è stato segnalato, che il film di vernice sia come “scoppiato” in piccole bollicine. In realtà il fenomeno visibile nelle foto dipende dalla grandine che ha intaccato il film di vernice. Non preoccuparti però in quanto le operazioni sono semplici e veloci, basta seguire le operazioni di Ritocco e avrai il serramento come nuovo!

12.29 I COMPONENTI DELLE ANTE E DEI TELAI NON RISULTANO PERFETTAMENTE DIRITTI

Utilizzando una materia viva come il legno non possiamo pensare di avere delle componenti perfette e rettificate come se fosse alluminio. Dopo la lavorazione possono verificarsi dei normali movimenti e assestamenti della fibra che portano a delle leggere curvature come quelle evidenziate nelle foto. Non allarmarti, tale fenomeno è del tutto naturale!

E’ inutile pertanto controllare i componenti accostandoli a pezzi rettificati come evidenziato nelle foto del Caso 2. O controllare i componenti visionandoli di lato come il Caso 5 Foto 1 o il Caso 12.

In genere con il corretto montaggio e le normali successive registrazioni si riesce a garantire il corretto funzionamento e le perfette tenute del prodotto nel tempo. Rivolgiti quindi ad un C.A.T. che effettuerà il corretto montaggio e le dovute registrazioni.

In alcuni dei casi riportati si evidenzia una curvatura tale che le ante in fase di chiusura sembrano non aderire o aderire in modo non omogeneo tra la parte superiore e quella inferiore.

Questo fenomeno in genere si presenta più frequentemente quando non si è tenuto il serramento chiuso il più possibile durante il primi 20-30 giorni, come riportato nell’apposito adesivo apposto al vetro indicante le prime istruzioni d’uso. Il serramento in legno infatti durante il primo periodo di vita deve rimanere chiuso il più possibile in quanto è proprio in questo periodo che tende ad assestarsi. Tenere le ante eccessivamente aperte potrebbe facilitarne la curvatura come evidenziato nei casi riportati.

Anche in presenza di tali fenomeni non allarmarti! Chiama un centro assistenza autorizzato e molte volte vedrai che riuscirai a risolvere con delle semplici registrazioni.

In altre situazioni più critiche, come alcune di quelle riportate, il C.A.T. dopo aver effettuato le dovute registrazioni, potrebbe chiudere energicamente le ante come di seguito riportato e chiederti di tenere le ante chiuse in posizione di riposo il più possibile, minimo 30-40 gg.

Ci preme inoltre segnalare che un corretto utilizzo del serramento richiede che l’areazione dei locali avvenga con il sistema di Anta Ribalta, evitando in questo modo di spalancare le ante tenendole aperte e libere per diverso tempo. Tenere le ante spalancate sollecita inutilmente le cerniere ed espone il serramento a possibili raffiche di vento.
Qualora prima di 30-40 gg. tu debba riaprire inevitabilmente le ante, provvedi poi a richiuderle energicamente come riportato nelle foto sopra, assicurandoti che tutti i meccanismi della ferramenta aggancino completamente.

Vedrai che osservando queste operazioni le ante tenderanno naturalmente a tornare nella loro posizione originale e dopo 30-40 gg. riprenderanno il loro corretto funzionamento.

12.30 IN FASE DI CHIUSURA DELLE ANTE NON HAI UNA PERFETTA UNIFORMITA’ DI ARIA NELLE BATTUTE TRA LE DIVERSE PARTI DEL SERRAMENTO

In un serramento non è possibile pretendere una precisione assoluta in quanto il serramento deve adattarsi anche alle inevitabili imperfezioni della muratura. In edilizia non possiamo ragionare come in meccanica o nel settore dell’orologeria!
Controllare l’uniformità di aria in battuta come nel Caso 2 è assolutamente fuori luogo per il settore del serramento e diversità di aria in battuta ad es. tra parte superiore e parte inferiore, come tra parte sx e parte dx dei profili non è assolutamente indice di scorretto funzionamento o tenuta.
Solo se il serramento sforza nell’apertura e chiusura o non ha idonea tenuta puoi chiamare un C.A.T. che sarà di certo in grado di perfezionare le regolazioni in modo che il serramento si adatti al controtelaio e alla muratura e nello stesso tempo ottimizzi le performance di tenuta per il quale è certificato.

12.31 LE ANTE NON SONO TRA LORO ALLINEATE O NON SONO ALLINEATE CON IL TELAIO NEGLI ANGOLI DI GIUNZIONE

Anche in questo caso come nel caso precedente, stiamo parlando di normali assestamenti del prodotto successivi alla sua produzione e montaggio. Tuttavia dobbiamo sottolineare che nel serramento non abbiamo bisogno di una precisione assoluta per avere un corretto funzionamento del prodotto e ancora di più che in edilizia le tolleranze, come più volte sottolineato nel presente manuale, non sono alla pari del settore meccanico o addirittura dell’orologeria. Tante, troppe volte il serramento è chiamato ad adattarsi a imprecisioni murarie molto evidenti. Proprio per questo i serramenti Caiframe sono progettati per restituire le massime performance anche in condizioni di mancanza di precisione assoluta come quelle riportate. In casi come questo non esitare comunque a chiamare un C.A.T. per far effettuare le dovute registrazioni, nel corretto rispetto delle norme di utilizzo riportate nel presente manuale.

12.32 IN FASE DI MONTAGGIO OSSERVI UNA DIFFERENZA DI ARIA PERIMETRALE TRA IL TELAIO E IL CONTROTELAIO.

Il serramento deve adattarsi alle numerose imperfezioni delle murature che si presentano nel settore edile. In edilizia non siamo in meccanica o in orologeria dove le tolleranze sono minime e la precisione quasi assoluta! Molte volte il serramentista deve adattarsi a difficili situazioni murarie e comunque i serramenti e il relativo sistema di montaggio e di regolazioni, sono concepiti per adattarsi alle diverse situazioni murarie e a lavorare quindi alla perfezione anche in presenza di situazioni che perfette non sono.
Esistono infatti numerosi materiali e accessori di posa in opera come schiume e guarnizioni auto espandenti certificate e garantite, che restituiscono delle performance di assoluto valore e tranquillità.
Non preoccuparti quindi e lascia lavorare il Tecnico Installatore, vedrai che il risultato finale sarà all’altezza delle tue più esigenti aspettative!

12.33 NEL PRIMO PERIODO HAI DIFFICOLTA’ NEL CHIUDERE IL SERRAMENTO

I serramenti Caiframe sono ad altissima tenuta e quindi, a differenza dei più comuni serramenti, le guarnizioni come anche i sistemi di tenuta lavorano energicamente in fase di chiusura per ottenere le massime prestazioni termiche, acustiche e di tenuta all’acqua. Durante le operazioni di apertura/chiusura, segui le indicazioni riportate nella sessione iniziale usando sempre 2 mani per la movimentazione della maniglia. Vedrai che nel tempo le guarnizioni si ammorbidiscono e il funzionamento risulterà più agevole. Serramenti che non fanno un minimo di resistenza nell’apertura/chiusura sono sinonimo di sistemi di tenuta che non lavorano!
Tuttavia se la resistenza risulta eccessiva, contatta il C.A.T. più vicino per le registrazioni del caso. I serramenti Caiframe hanno cerniere e sistemi di chiusura che consentono sempre una corretta regolazione nel tempo, indispensabile in presenza di serramenti in legno, materiale vivo e in continuo movimento.

12.34 LE ANTE, PUR ESSENDO CHIUSE, TENDONO A VIBRARE IN PARTICOLARE SE SOLLECITATE DAL VENTO

Sicuramente il fenomeno dipende, come nei casi evidenziati, dal fatto che il puntale della cremonese non prende in modo adeguato all’interno del relativo incontro: tradotto significa che le ante non sono opportunamente registrate. Anche in questo caso stiamo parlando di un aspetto del tutto normale in quanto nel tempo qualsiasi serramento tende ad assestarsi e pertanto necessita di normali operazioni di manutenzione come le registrazioni appunto.
Allo stesso modo di una autovettura che periodicamente necessita di tagliando.
Non esitare quindi a chiamare un C.A.T. per effettuare le dovute operazioni di registrazioni e riportare il tuo serramento al suo corretto funzionamento.

12.35 GLI SCURETTI INTERNI LASCIANO PASSARE LATERALMENTE UN PO’ DI LUCE

Pur essendo progettato per contenere l’ingresso della luce, non restituisce di certo il buio assoluto in quanto gli scuretti per ragioni estetiche non sono progettati con delle guarnizioni di battuta. E’ pertanto normale il verificarsi del fenomeno riportato nelle foto allegate, tanto più grandi sono le dimensioni delle ante dello scuretto.
Un C.A.T. può di certo ottimizzare il potere oscurante dello scuretto, effettuando le dovute registrazioni, sempre nei limiti di quella che può essere la funzionalità di un’anta che va in appoggio.

12.36 LE ANTE DEGLI OSCURANTI ESTERNI NON ACCOSTANO PERFETTAMENTE IN FASE DI CHIUSURA

Il legno è un materiale vivo ed in continuo movimento e pertanto non è possibile per gli oscuranti esterni, come in parte anche per gli infissi interni, pretendere un accostamento perfetto delle ante tra di loro e/o dell’anta sul telaio. L’importante è che sia garantito il corretto funzionamento di apertura/chiusura.

Si consiglia comunque di tenere chiuse le ante il più possibile nei primi 6 mesi di vita del prodotto, periodo all’interno del quale il materiale tende ad assestarsi.
Tale fenomeno, più frequente nel sistema combinato Gladius, può riscontrarsi anche in qualsiasi oscurante in legno.

Il fenomeno diventa più evidente in genere qualora non hai seguito le istruzioni di base di mantenere chiuse le ante durante i primi 20-30 gg. di assestamento del prodotto. Tali istruzioni sono riportate sia nell’adesivo apposto al vetro del serramento, che nel presente Manuale di Uso e Manutenzione.
Non allarmarti comunque e chiama un C.A.T. per effettuare le dovute registrazioni che possono di certo migliorare l’accostamento delle battute.
Il C.A.T. in alcuni casi, dopo avere effettuato le dovute registrazioni, potrebbe effettuare una chiusura energica facendo pressione sulle ante sia con le mani che con il piede e chiederti di mantenere le ante chiuse per un periodo minimo di 20-30 gg. per facilitare il riassestamento delle ante. Qualora sei costretto a riaprire le ante usa l’accortezza di richiuderle come da foto sopra riportata.

Seguendo questi accorgimenti vedrai che l’accostamento delle ante tenderà nel tempo a migliorare.
CAIFRAME garantisce la corretta apertura e chiusura delle ante ed il corretto e funzionale aggancio delle stesse con i sistemi di ferramenta forniti in dotazione.
I casi che rientrano nei limiti di quanto è evidente negli esempi riportati sono da considerarsi del tutto conformi e negli standard qualitativi di un prodotto in legno di fascia medio alta come quello CAIFRAME.

12.37 NELLO STACCARE L’ADESIVO DAL VETRO RIMANGONO RESIDUI DI COLLA E CARTA

Segui con pazienza le indicazioni riportate nell’adesivo stesso. Utilizza acqua molto calda e detergente non abrasivo evitando tassativamente qualsiasi tipo di strumento che possa rigare la lastra del vetro.

12.38 NOTI DELLE PICCOLE SBAFFATURE DI SILICONE

Per avere un prodotto certificato e garantito il silicone deve essere applicato, come nei serramenti Caiframe, in un apposito canale siliconico in modo da averne in abbondanza, al fine di scongiurare possibili licenziamenti dello stesso dal vetro, inconveniente questo che darebbe origine ad inevitabili infiltrazioni di acqua. Caiframe nel proprio ciclo produttivo utilizza uno speciale Robot che permette un’ applicazione di silicone costante con contemporanea rasatura dello stesso. In genere l’applicazione che riusciamo in questo modo ad ottenere è abbondante ma allo stesso modo pulita e rifinita. In alcuni casi, come quelli evidenziati, tuttavia può succedere che, soprattutto negli angoli, si registrino delle imperfezioni e quindi delle piccole sbavature.
Non preoccuparti, puoi eliminare tali sbavature utilizzando un semplice taglierino come da foto allegate, facendo solamente attenzione a non intaccare il legno e a non rigare il vetro.

12.39 IL CANALE SILICONICO INTERNO RISULTA SPORCO DI POLVERE

Può succedere che il canale siliconico, al termine delle lavorazioni in cantiere, risulti essere sporco di polvere o di residui delle lavorazioni stesse. La sua pulizia è semplicissima e veloce: usa un pennellino imbevuto di acqua tiepida e in brevissimo tempo riuscirai a rimuovere lo sporco senza arrecare danno al serramento.

12.40 OSSERVI FENOMENI DI CONDENSA NELLA LASTRA DEL VETRO INTERNA ALL’AMBIENTE O ESTERNA ALL’ABITAZIONE

Il fenomeno della condensa sui serramenti si manifesta talvolta nelle abitazioni ed è conseguenza di 3 principali fattori:

  1. Comportamento abitativo e condizioni climatiche interne all’abitazione che ne derivano (fattore principale).
  2. Struttura e composizione muraria dell’edificio. Questo aspetto è generalmente più rilevante in casi di ristrutturazioni).
  3. Condizioni climatiche esterne. Questo aspetto ha rilevanza solo in caso di fenomeni di condensa lato esterno del serramento.

Comunque in alcun modo il fenomeno di condensa lato interno o lato esterno sul serramento/vetro rappresenta un difetto del serramento/vetro stesso.

La condensa interna al locale si forma quando l’aria calda e umida presente nell’ambiente viene a contatto con una superficie fredda.
Tecnicamente il fenomeno si sviluppa in quanto l’aria calda contiene molta più acqua di quella fredda e nel momento in cui si raffredda (al contatto ad es. con la superficie interna del vetro) raggiunge la saturazione e il vapore si trasforma in acqua depositandosi sulla superficie.
Tale fenomeno è evidente sulle superfici compatte come i vetri, i serramenti, gli specchi, le ceramiche, i metalli, e non si evidenzia sulle superfici porose come le pareti intonacate.
Pensa all’umidità che si crea all’interno dell’ambiente quando fai il bagno o la doccia: la quantità di umidità e quindi di vapore prodotto si evidenzia nella condensa visibile sui vetri, gli specchi, le ceramiche.
La percentuale di acqua contenuta nell’aria è espressa dal grado di umidità ed è proprio per il fenomeno sopra riportato che è molto importante assumere un comportamento abitativo che sia in grado di controllare l’Umidità Relativa UR interna ai locali. Infatti i fenomeni di condensa che si manifestano sulla lastra del vetro interna all’abitazione dipendono dall’umidità dei locali e quindi dal grado UR.
Per le nuove abitazioni in genere questi fenomeni scompaiono come l’abitazione viene abitata e quindi riscaldata, cosi che che l’umidità derivante dalle operazioni edili quali ad es. intonaci e massetti tende nel tempo ad asciugarsi.
Per le ristrutturazioni il fenomeno di condensa sulla lastra del vetro interna all’abitazione era completamente assente nei vecchi serramenti sostituiti, mentre si presenta sui nuovi: di fatto i nuovi serramenti Caiframe sono ad altissimo risparmio energetico e mentre i vecchi serramenti avevano continue dispersioni di aria, i nuovi serramenti Caiframe sono ad altissima tenuta, non per questo difettosi però, tutt’altro!
La condensa che ora si presenta è proprio la dimostrazione che abbiamo aumentato notevolmente le performance di tenuta e quindi di risparmio energetico e acustico con i nuovi serramenti Caiframe!
L’aria calda all’interno dei locali non esce più in modo incontrollato come faceva dai vecchi serramenti, ma in questo modo i serramenti Caiframe, trattenendo l’aria calda, trattengono anche l’umidità contenuta nella stessa aria.
In passato avevi una abitazione non chiusa ermeticamente come ora e ciò favoriva un continuo ricambio d’aria incontrollato che da un lato limitava l’effetto condensa, ma dall’altro comportava maggiori costi sia per il riscaldamento che per il raffrescamento dei locali!
Il consiglio è quello di risolvere il problema dell’umidità dell’appartamento per migliorarne la qualità di vita e comunque di areare i locali frequentemente per consentire un adeguato ricambio di aria e non incorrere nell’inconveniente riportato nel paragrafo 12.47 seguente.

Consigli per ridurre il fenomeno di condensa:

  1. Controllare il grado UR della casa in modo che non superi al massimo il 65%. Un UR ottimale è intorno al 50%.
  2. Gestire la temperatura dei locali mantenendola il più possibile costante sui 20° circa.
  3. Evitare possibilmente di asciugare la biancheria in casa. Nel caso sia indispensabile farlo arieggiare più frequentemente il locale adibito a tale operazione.
  4. Chiudere le porte interne mentre si cucina o si fa la doccia.
  5. Limitare il numero di piante all’interno delle stanze in particolar modo se stanze di piccole dimensioni.
  6. Leggere con attenzione il capitolo 03 EDUCAZIONE ALL’USO CORRETTO DEI SERRAMENTI.

Per quanto riguarda invece possibili fenomeni di condensa sulla lastra esterna all’abitazione è evidente e semplice da comprendere come questo dipenda dall’umidità esterna e da fenomeni climatici e non da un difetto del serramento.

12.41 VEDI ALONI ALL’INTERNO DEL VETRO CAMERA

I vetri Caiframe HS o HCS di ultima generazione sono realizzati con speciali depositi di sali minerali che ne massimizzano le performance termiche. Tali depositi, in particolari condizioni di luce e a seconda dell’inclinazione con la quale il raggio solare colpisce la lastra del vetro, possono dare origine ad aloni, più frequentemente in controluce. Non allarmarti, è solo la dimostrazione che il vetro è stato realmente trattato e che i sali minerali sono presenti all’intero della lastra, massimizzandone le performance termiche.

12.42 VEDI DELLE CHIAZZE MOLTO EVIDENTI ALL’INTERNO DELLA LASTRA DEL VETRO

In questi casi si è verificata una anomalia nel trattamento interno della lastra, che la rende bassa emissiva, trattamento Couche o Coating.
Tale fenomeno è coperto da garanzia e pertanto chiama subito un C.A.T. che verificherà le condizioni di garanzia da poter applicare e qualora i termini non siano scaduti il vetro camera verrà sostituito gratuitamente.

12.43 ROTTURE VETRO DA SCHOCK TERMICO IN PRESENZA DI SCURETTI INTERNI

Se in presenza di scuretti interni non hai seguito le indicazioni riportate nel presente manuale al capitolo 04.8  lasciando gli scuretti interni chiusi in presenza di forte irraggiamento solare del vetro, si possono verificare rotture come quelle riportate in foto. In riferimento a questo tipo di fenomeni ti consigliamo di leggere con attenzione il  VADEMECUM DI ASSOVETRO in particolare nel Capitolo 5 Indicazioni per l’utilizzatore, in modo da poter scongiurare altri fenomeni da shock termico del vetro che non sono coperti da garanzia (vedi anche capitolo 04.3 VETRI del presente manuale). Tuttavia non preoccuparti, questo non significa una cattiva qualità dei vetri camera forniti, chiama il C.A.T. più vicino a te, la sostituzione del vetro è semplice e veloce e a lavoro finito avrai il serramento come nuovo.

12.44 NELL’ANGOLO DEL VETRO NON TROVI IL MARCHIETTO

Caiframe utilizza sempre vetri di produttori mondiali primari e può succedere a volte, in particolare per vetri speciali, che le lastre non vengano marchiate, questo a discrezione del produttore delle lastre. La marchiatura del vetro è un aspetto prettamente commerciale che non ha nulla a che vedere con la buona qualità del vetro camera fornito. Le specifiche del vetro fornito sono invece obbligatoriamente riportate nell’etichettatura prodotto Caiframe, apposta sull’esterno del telaio come da normativa CE.

12.44 NELL’ANGOLO DEL VETRO NON TROVI IL MARCHIETTO

Caiframe utilizza sempre vetri di produttori mondiali primari e può succedere a volte, in particolare per vetri speciali, che le lastre non vengano marchiate, questo a discrezione del produttore delle lastre. La marchiatura del vetro è un aspetto prettamente commerciale che non ha nulla a che vedere con la buona qualità del vetro camera fornito. Le specifiche del vetro fornito sono invece obbligatoriamente riportate nell’etichettatura prodotto Caiframe, apposta sull’esterno del telaio come da normativa CE.

12.45 LA SIGILLATURA DELLE VENEZIANE INTERNE AL VETRO RISULTA EVIDENTE

La veneziana interna al vetro è un prodotto molto complesso e la sua sigillatura è un aspetto molto critico. Per garantire la tenuta del vetro, soprattutto in riferimento alla condensa interna alla camera, la sigillatura nera deve inevitabilmente essere evidente come la foto allegata.

12.46 TROVI IL VETRO SPORCO DI SIGILLANTE NERO

Può succedere molto raramente che il vetro arrivi sporco del sigillante nero utilizzato per la costruzione del vetro camera. Ci scusiamo per l’inconveniente ma non allarmarti. Il sigillante può essere rimosso facilmente con qualsiasi comune prodotto per la pulizia dei vetri.

12.47 SI PRESENTANO PUNTINI DI RUGGINE ROSSA O BIANCA AI COMPONENTI DELLA FERRAMENTA

Cosa fare in caso di presenza dei primi puntini di ruggine bianca o rossa?
Anche in questi casi non allarmiamoci inutilmente, molte volte possiamo essere ancora in tempo e bloccare il fenomeno prima che comprometta il corretto funzionamento della ferramenta.
Assolutamente evitiamo di carteggiare le superfici in quanto asporteremmo anche il trattamento galvanico rimasto attivo.
Effettuiamo invece immediatamente e con particolare attenzione le operazioni di PULIZIA e LUBRIFICAZIONE riportate nell’apposita sezione FERRAMENTA del presente manuale. Ripetiamo questa operazione con cadenza trimestrale verificando che il fenomeno di comparsa dei puntini di ruggine si sia bloccato.
Diversamente chiamiamo un C.A.T. che possa verificare lo stato dei componenti della ferramenta e sostituire le parti irrimediabilmente danneggiate.

In relazione a questo aspetto molto delicato vi invitiamo a leggere con attenzione l’estratto del catalogo tecnico MACO-MAICO del fornitore tedesco relativo al trattamento delle superfici della ferramenta. Caiframe precisa che la ferramenta standard utilizzata nel ciclo di produzione è la Silver Look MACO.
La speciale ferramenta TRICOT, consigliata da Caiframe in caso di forte esposizione ad agenti particolarmente aggressivi come riportato nello stesso catalogo tecnico MACO-MAICO, prevede una maggiorazione di prezzo evidentemente riportata in conferma ordine sotto la voce di FERRAMENTA TRICOT e deve espressamente essere richiesta dal cliente, che si assume anche la responsabilità di verificarne l’inserimento in conferma ordine prima di sottoscrivere la stessa.
In nessuno dei casi riportati, a seguito di sopralluogo tecnico dello specialista MACO-MAICO e successiva analisi, si è riscontrata una non conformità dei trattamenti delle superfici rispetto agli standard riportati nel Certificato di Collaudo MACO Silver-Look riportato.
Si è invece riscontrata il verificarsi di una delle condizioni riportate nella sessione “Possibili cause della corrosione dei meccanismi” del catalogo tecnico MAO-MAICO e/o il non rispetto delle norme di uso e manutenzione del presente manuale e di quelle riportate nella sessione “Mantenimento della qualità della superficie” dello stesso catalogo tecnico MACO-MAICO.
A tale proposito e a titolo esemplificativo riportiamo 2 delle numerose relazioni che il Tecnico specialista della ferramenta ha redatto a seguito dei sopralluoghi effettuati.
Per esperienza diretta sintetizziamo in generale come di seguito le possibile cause dei fenomeni evidenziati nei casi riportati:

  1. Eccesso di umidità nei locali, derivante da mancanza di adeguata ventilazione.
  2. Assenza di operazioni di pulizia periodica, come indicato nel presente manuale.
  3. Assenza di applicazione periodica di vasellina in zone di forte esposizione agli agenti particolarmente corrosivi, come indicato nel presente manuale.
  4. Mancanza di ferramenta TRICOT in installazioni critiche come indicato nell’apposita sezione del catalogo tecnico MACO-MAICO.

In tutte le foto è evidente come i fenomeni di corrosione abbiano interessato anche le viti , che di certo non hanno subito lo stesso trattamento della ferramenta essendo di altra primaria azienda di produzione. Per contro è da escludere assolutamente che vi sia un problema di trattamento delle superfici sia da parte dell’azienda di produzione della ferramenta , che da parte dell’azienda di produzione delle viti. Le cause sono pertanto da ricercare in uno dei punti sopra esposti.

Cosa fare in caso di presenza dei primi puntini di ruggine bianca o rossa?
Anche in questi casi non allarmiamoci inutilmente, molte volte possiamo essere ancora in tempo e bloccare il fenomeno prima che comprometta il corretto funzionamento della ferramenta.
Assolutamente evitiamo di carteggiare le superfici in quanto asporteremmo anche il trattamento galvanico rimasto attivo.
Effettuiamo invece immediatamente e con particolare attenzione le operazioni di PULIZIA e LUBRIFICAZIONE riportate nell’apposita sezione FERRAMENTA del presente manuale. Ripetiamo questa operazione con cadenza trimestrale verificando che il fenomeno di comparsa dei puntini di ruggine si sia bloccato.
Diversamente chiamiamo un C.A.T. che possa verificare lo stato dei componenti della ferramenta e sostituire le parti irrimediabilmente danneggiate.

12.48 SI EVIDENZIANO PUNTINI DI RUGGINE NELLA FINITURA DELLE MANIGLIE

Anche in casi come questo, dove è evidente il degrado superficiale, a seguito analisi di laboratorio sul pezzo si è riscontrata una conformità del trattamento alle specifiche di certificazione delle maniglie. Le cause sono state individuate nella presenza di agenti chimici che sono venuti a contatto, diretto o indiretto per esalazione, con la superficie. In genere fenomeni come questo possono venire a verificarsi quando, contravvenendo a quelle che sono le indicazioni riportate nell’apposita sezione del presente manuale “CURA DELLE MANIGLIE”, viene installata la maniglieria quando non si sono concluse le operazione di pittura o di trattamento di pavimenti quali il cotto o il parquet.
Erroneamente troppe volte si pensa che non avendo applicato direttamente alcun prodotto sulla superficie, la maniglia abbia dei problemi di conformità di trattamento. Nella maggior parte dei casi riscontrati il contatto con le sostanze nocive avviene invece per esalazione!
In casi come questo riportato in foto non rimane che sostituire le maniglie irrimediabilmente danneggiate.

12.49 LE CERNIERE ANUBA VENGONO ATTACCATE DA PUNTI DI RUGGINE

Tali fenomeni sono la dimostrazione che l’interno dell’abitazione ha un alto tasso di umidità. Questo si verifica in genere in casi di scarsa areazione dei locali. Spesso succede in quanto dopo le comuni lavorazioni edili come ad es. i massetti, gli intonaci, le pitture, non si è provveduto ad arieggiare bene i locali e l’alto tasso di umidità ha attaccato le cerniere. Molte volte questi fenomeni si verificano in abitazioni non abitate o scarsamente abitate come le seconde case, che rimangono chiuse per diverso tempo. Tali fenomeni sono pertanto il risultato di un tasso di umidità non accettabile al quale vengono esposti i prodotti. Come prima cosa va risolto il problema umidità interna ai locali e successivamente puoi provvedere a carteggiare le cerniere e ad applicare un comune antiruggine. In alternativa puoi chiamare un C.A.T. che saprà consigliarti al meglio. Una volta risolto il problema umidità e bloccato il fenomeno della ruggine, non preoccupartii del corretto funzionamento delle cerniere in quanto casi come evidenziati non ne compromettono il funzionamento, ma sono solamente un problema estetico. Per questo sono disponibili presso il C.A.T. o presso i nostri Concessionari/Rivenditori anche dei cappuccetti in ABS che vanno a coprire le cerniere anuba nascondendo i punti di ruggine. L’importante però è risolvere i problema umidità e bloccare la ruggine, onde evitare che, con l’avanzare del fenomeno, venga compromesso anche il funzionamento delle cerniere. Una visita di un nostro C.A.T. è comunque sempre consigliabile.

12.50 LE ANUBA E LE MANIGLIE CON FINITURA RUGGINE SPORCANO IL SERRAMENTO E LASCIANO TRACCE DI RUGGINE AL TATTO

La finitura Ruggine di tali componenti deriva da un particolare processo che attiva appunto l’ossidazione che poi può continuare nel tempo, in particolare in presenza di ambienti umidi come quello riportato nelle foto allegate. Non preoccuparti comunque, ripulisci le parti arrugginite con un panno umido. Una volta asciutte applica periodicamente con un pennello un comune olio di vasellina in modo da bloccare il processo di ossidazione. Contemporaneamente assicurati che i locali siano ben areati e con un tasso di umidità adeguato.

12.51 IL COLORE DEL CILINDRO DELLE SERRATURE E’ CROMO E SEMBRA NON INTONARSI CON LA FERRAMENTA CIRCOSTANTE

Non allarmarti, non è un errore! Solo questo tipo di finitura cromata ha un’altissima resistenza agli agenti atmosferici e pertanto Caiframe, nel rispetto delle garanzie rilasciate, utilizza tutta componentistica ad alta resistenza certificata. Colorazioni diverse e più intonate non danno la sufficiente tranquillità di riuscita nel tempo e pertanto non vengono fornite.

12.52 I COMPONENTI DEI PORTONI BLINDATI PRESENTANO DEI PUNTINI DI RUGGINE BIANCA O ROSSA

Tali fenomeni vengono a manifestarsi in genere nei casi di scarsa areazione degli ambenti e conseguente eccessiva esposizione all’umidità, dei meccanismi della ferramenta e delle zone di battuta del portone. Esposizioni del prodotto tali che sottopongono i meccanismi di ferramenta all’azione frequente della condensa (ad es. ambienti chiusi da tempo, zone climatiche eccessivamente umide dove raramente batte la luce del sole, vicoli di centri storici, appartamenti eccessivamente umidi ecc.), vedi punto 13 della sessione Esclusioni di Garanzia.

Altri casi come quelli riportati nelle foto possono verificarsi in situazioni di forte esposizione alla nebbia salina come di altri agenti corrosivi, vedi punto 14-15 della sessione Esclusioni di Garanzia.

Tuttavia non c’è bisogno di allarmarsi, in condizioni come queste il consiglio è quello semplicemente di rimuovere i punti di ruggine con apposita carta abrasiva grana 180, soffiare eliminando la polvere e applicare idoneo lubrificante per parti meccaniche e ingranaggi, disponibile in qualsiasi ferramenta.
In condizione di forti esposizioni agli agenti corrosivi come sopra riportato, consigliamo come ottima azione protettiva anche l’applicazione con cadenza annuale di semplice vaselina a tutte le componenti della ferramenta.

12.53 I SERRAMENTI A FINE POSA IN OPERA SI PRESENTANO CON LE GUARNIZIONI IMPOLVERATE

Le speciali guarnizioni Caiframe in EPS sono molto elastiche e “gommose” proprio per garantire le massime performance. Proprio per questo è facile che vi si depositino durante le lavorazioni in cantiere polvere e segatura.
Non ci sono problemi, segui le indicazioni riportate nell’apposita sezione del presente manuale.

12.54 IN FASE DI CHIUSURA DEL TELO DELL’AVVOLGIBILE ALCUNE STECCHE RIMANGONO PARZIALMENTE APERTE

Tale fenomeno é più frequente negli avvolgibili in alluminio e acciaio e dipende da impercettibili sbavature nella trafilatura delle stecche. Con il susseguirsi delle aperture e chiusure che ripuliscono tali minuscole sbavature, il telo tenderà ad una perfetta chiusura.

12.55 IL TELO DELLE ZANZARIERE NON RISULTA PERFETTAMENTE TESO

Pensare di avere un telo perfettamente teso significherebbe sottoporlo ad una tensione non raccomandabile. E’ del tutto normale e nello standard pertanto, soprattutto in zanzariere di grandi dimensioni, avere un telo zanzariera che si comporta come nei casi delle foto allegate. Qualora le “ondulature” del telo siano molto evidenti, a seguito anche di urti o di possibili assestamenti delle guide laterali e dell’avvolgitore, derivanti anche da utilizzo, non esitare a chiamare il C.A.T. della vostra zona che potrà provvedere ad effettuare le registrazioni del caso. Tali operazioni di registrazione sono da considerarsi attività di ordinaria manutenzione, da effettuare periodicamente per avere un prodotto sempre correttamente funzionante.

12.56 NEL LEGNO-ALLUMINIO NELLA PARTE TERMINALE DEL MONTANTE CENTRALE IL RIVESTIMENTO DI ALLUMINIO LASCIA SCOPERTA ESTERNAMENTE UNA PARTE DI LEGNO

La componentistica progettata prevede che la cover del montante centrale dia modo di far circolare area nelle battute esterne e lasci il dovuto gioco per consentire l’apertura e chiusura dell’anta.
Tutto insomma è come da progetto e non devi allarmarti, non siamo in presenza di un componente che per errore è troppo corto!
Inoltre la protezione del legno è comunque del tutto garantita in quanto la zona non coperta in realtà è molto nascosta e ad anta chiusa non riceve alcuna sollecitazione degli agenti atmosferici.
Tutto nella norma quindi!

12.57 NEI SERRAMENTI AD ARCO LE GIUNZIONI DEI DIVERSI COMPONENTI SONO TRA LORO DISALLINEATI

Il sistema di lavorazione del legno prima e le operazioni di montaggio in cantiere poi, non riescono a far coincidere i tagli di giunzione dei componenti ad arco tra loro. Nel caso riportato è già un eccezione il fatto che le giunzioni del coprifili coincidono con le giunzioni del telaio, non sempre è così. Più frequentemente le giunzioni tra di loro non sono allineate e quelle delle ante differiscono da quelle del telaio (come riportato nella foto) che a loro volta differescono da quelle dei coprifili ( a differenza di quanto riportato in foto dove le giunzioni dei coprifili sono allineate con quelle del telaio).

12.58 NOTI UNA NON PERFETTA PLANARITA’ NELLE SOGLIE IN LEGNO

Nei prodotti in legno non si può pretendere di avere una perfezione assoluta e controlli come quello riportati in foto sono del tutto fuori luogo. Chi acquista un materiale naturale e unico come il legno ne deve accettare anche le sue leggere imperfezioni, purché non siano tali, da comprometterne il funzionamento ed il corretto utilizzo del prodotto.

12.59 LE GIUNZIONI DEGLI ARCHI PRESENTANO UNA DENTATURA

Non allarmarti, questo è IL sistema di giunzione per gli archi utilizzato da Caiframe per garantire le massime tenute anche in condizioni di arcature accentuate e di dimensioni importanti. E’ uno standard Caiframe e non una non conformità di prodotto.

12.60 IL GOCCIOLATOIO SI SFILA

Non preoccuparti, è una delle caratteristiche esclusive dei nostri prodotti! Leggi la sezione Engineering del nostro sito internet.

12.61 ALCUNE STECCHE DELLE PERSIANE SI CURVANO

Il legno è un materiale vivo ed in continuo movimento. Fenomeni come quello riportato sono del tutto naturali e pertanto rientrano nelle tolleranze di un materiale naturale. Non possono costituire non conformità di prodotto.

12.62 LA PINNA DEL SISTEMA SHARK SI E’ SFILATA

Può succedere, è un sistema applicato ad incastro, riportarla in posizione è un’operazione molto semplice e veloce! Una volta incastrata di nuovo dovrebbe rimanere nella sua sede, qualora si continui a sfilare contatta il C.A.T. più vicino per una veloce verifica.

12.63 IL TAVELLINO DELLO SCURETTO NON ENTRA FACILMENTE NELLA LINGUETTA

La soluzione al problema è semplicissima e non serve personale specializzato: basta fare forza sulla linguetta come dimostrato nelle foto, piegandola leggermente in modo che il tavellino possa entrare con facilità!

12.64 I FERMAPERSIANE APPLICATI AI SISTEMA A CAPPOTTO “FANNO UN PO’ DI GIOCO”

Nelle applicazioni dei ferma persiane a cappotto è impensabile, dato lo spessore del cappotto sottostante, avere dei ferma persiane completamente immobili alle sollecitazioni del tipo “su e giù” fatte con la mano. Si può verificare pertanto che qualora sollecitati non dimostrino una stabilità assoluta, ma si muovano invece leggermente. Non allarmarti! Anche se non sono immobili svolgeranno nel tempo alla perfezione la loro funzione. E’ normale pertanto che nei confronti di sollecitazioni dall’alto in basso e viceversa, essendo installati a sbalzo su cappotto, dimostrino una certa elasticità. Stai tranquillo non significa per questo che a breve cederanno, lasciali lavorare per come sono stati progettati e vedrai che dureranno senza problemi nel tempo.

12.65 NELLE 3 E 4 ANTE IL PALETTO SUPERIORE NON E’ AD ALTEZZA UOMO

La terza e quarta anta dei serramenti a 3-4 ante ha la sola funzione di aumentare la luminosità del serramento e pertanto non deve essere aperta, salvo per casi eccezionali. Sia in conferma ordine che apposto nel vetro avrai notato la dicitura “ANTA DA BLOCCARE IN CANTIERE PER RENDERLA FISSA”. L’installatore dovrà pertanto bloccare il paletto con una vite in modo che lo stesso sia inutilizzabile salvo per casi eccezionali, come ad esempio il passaggio di un mobile. E’ assolutamente sconsigliato aprire frequentemente la terza e quarta anta in quanto è ad altissimo rischio la tenuta delle cerniere. Sul punto vedi il paragrafo Finestre e Porte Finestre 3-4 ante. Quindi è proprio per disincentivare l’apertura frequente del paletto superiore, che Caiframe installa un accessorio in posizione non facilmente raggiungibile. Evitare pertanto di richiedere paletti più lunghi in quanto non disponibili, oltre che di sconsigliata applicazione.

12.66 SI MANIFESTANO FENOMENI DI UMIDITA’ ALLE PARETI PERIMETRALMENTE AL SERRAMENTO

In casi come questo non siamo mai in presenza di serramenti non conformi e pertanto di infiltrazioni di acqua dai sistemi di tenuta dello stesso.
Il fenomeno di infiltrazione si verifica all’esterno del telaio e pertanto è estraneo al serramento stesso.
Il consiglio é quello di convocare in cantiere il Tecnico che ha effettuato il montaggio congiuntamente con l’impresa che ha effettuato la muratura dei controtelai.
Il problema può infatti derivare o da una errata sigillatura del telaio al controtelaio o, caso ancora più complesso da risolvere, da un’errata muratura dei controtelai.

Solo con la presenza congiunta del Tecnico che ha effettuato il montaggio e dell’impresa che ha murato i controtelai, si riuscirà ad individuare le origini esatte del problema per predisporre poi la dovuta soluzione.
Questi fenomeni sono esterni al telaio del serramento e non dipendono dalla corretta tenuta del serramento. Non preoccuparti quindi, il serramento che hai acquistato è a tenuta aria-acqua e quindi la soluzione del problema la troverai di certo con delle semplici verifiche da fare in cantiere congiuntamente con l’installatore del Concessionario/Rivenditore o contattando il C.A.T. più vicino a te.
Molto spesso si tratta di problemi di muratura di controtelai o di mancata sigillatura delle cornici esterne in marmo, come evidenziato dalla foto 7. Senza allarmarti troppo, prima che il fenomeno di umidità cessi, chiama il tecnico che ti ha installato i serramenti, che provvederà a verificare, magari unitamente all’impresa che ha effettuato i lavori di muratura, il corretto montaggio dei controtelai e sigillatura di eventuali cornici esterne in marmo. Smontando i coprifili e se necessario l’intero serramento, il problema di infiltrazioni di umidità sarà facilmente individuabile. Può succedere a volte che il problema si risolva anche con una più attenta siliconatura da parte del tecnico che ha installato il serramento, ma la verifica del corretto montaggio di controtelai e cornici in marmo è comunque consigliabile, onde evitare che il fenomeno si ripresenti nel tempo.
Qualora il fenomeno si presenti a distanza di 2-3 anni dalla prima installazione, può trattarsi di un possibile e normale licenziamento nel tempo del sigillante nelle posizioni più esposte agli agenti atmosferici. Pertanto l’operazione di risigillare con cura deve considerarsi una normale attività di manutenzione, contattare in questo caso il Concessionario/Rivenditore o il C.A.T. più vicino.

12.67 TROVI DELLE INFILTRAZIONI DI ACQUA NELLE BATTUTE DEL SERRAMENTO

Nel tempo può succedere che, a seguito degli inevitabili movimenti del legno, materiale sempre vivo, si possano verificare delle microlesioni del silicone come è evidente nella foto 1. Tali microlesioni danno origine a delle infiltrazioni di acqua tra il silicone e il vetro e conseguentemente l’acqua arriva all’interno delle battute come riportato nella foto. Non preoccuparti, chiama il C.A.T. più vicino, ripristinare il canale siliconico è semplice e veloce. A lavoro terminato avrai il serramento come nuovo!

Unitamente alla corretta registrazione delle ante, la verifica dello stato del canale siliconico sono le prime operazioni da fare nel caso in cui si verifichino infiltrazioni di acqua.

12.68 SULLA SOGLIA INTERNA SI VERIFICANO INFILTRAZIONI DI ACQUA SOTTO IL TELAIO

Il problema riportato in foto è esterno al serramento e in genere deriva da un licenziamento del cordone siliconico posto sotto e frontalmente al telaio.
La soluzione è semplice e veloce, contatta il Concessionario/Rivenditore o il C.A.T. più vicino per farti ripristinare con cura la sigillatura.
Qualora il fenomeno si presenti a istanza di 2-3 anni dalla prima installazione, tale operazione deve intendersi come normale attività di manutenzione in quanto il legno muovendosi, soprattutto nelle posizione più esposte agli agenti atmosferici, può dar luogo ad inevitabili licenziamenti del sigillante.

12.69 I GOCCIOLATOI DI SCARICO DELL’ACQUA RISULTANO SPORCHI E OSTRUISCONO IL CORRETTO DEFLUIRE

Casi come quelli riportati compromettono seriamente le corrette tenute del serramento in quanto i gocciolatoi in questo modo non sono messi in condizioni di svolgere la loro funzione di scarico dell’acqua.
Le operazioni di pulizia sono riportate nell’apposita sessione Manutenzion dei Componenti, sono semplici e veloci e consentono di avere la tranquillità che il serramento Caiframe restituisca nel tempo le stesse performance di tenuta per il quale è stato progettato.

12.70 IN CORRISPONDENZA DELLE PIEGATURE DEI SISTEMI BLINDATI SI EVIDENZIA POLVERE DI RUGGINE

Durante la lavorazione del profilo grezzo in acciaio, soprattutto in corrispondenza degli scassi per le serrature e per le piastre dei paletti, le operazione di taglio generano inevitabilmente una consistente quantità di segatura d’acciaio che a volte rimane all’interno dello scatolato di acciaio stesso. Con i fenomeni di umidità, tale segatura d’acciaio tende, come è normale che sia, ad arrugginirsi creando l’inconveniente riportato nel caso allegato.
Non avere paura, non siamo in presenza di un fenomeno di ruggine che sta aggredendo i profili e quindi il tuo sistema blindato! In realtà quello che sta arrugginendo sono solo i piccoli residui di segatura d’acciaio che sono rimasti all’interno del profilo scatolato. Basterà ripulire con un panno imbevuto di olio di vasellina, asportando la polvere di ruggine e vedrai che nel tempo il fenomeno, una volta spurgata tutta la povere rimasta all’interno, tenderà ad esaurirsi.

12.71 SI EVIDENZIANO ZONE DI RUGGINE BIANCA O ROSSA CHE AGGREDISCONO I SISTEMI BLINDATI

In caso di mancanza di adeguata pulizia come riportato nell’apposita sessione Pulizia Sistemi Blindati del presente manuale, possono verificarsi i casi riportati dove i sistemi blindati dimostrano di essere aggrediti da fenomeni di ruggine. Tale aggressione può essere più o meno avanzata e pertanto l’intervento da dover effettuare è inevitabilmente di diverso livello a seconda delle esigenze. E’ chiaro che il Caso 1 è uno stato di gravità molto ridotto, risolvibile con una pulizia approfondita, dei semplici ritocchi protettivi con apposita vernice, una bella protezione con apposito prodotto protettivo, una lubrificata ai sistemi di fissaggio.
Diverse e più gravi sono le altre situazioni che richiedono pertanto carteggiature approfondite, stuccature e più ampi ritocchi.
In tutti i casi evidenziati si è riscontrata una completa assenza di pulizia, evidenti depositi di polvere e addirittura di copiosa salsedine. Acquistare un sistema blindato in acciaio non significa acquistare un prodotto a manutenzione zero, tanto da pensare addirittura di non doverlo periodicamente pulire!
In questo senso, come anche in riferimento alle necessarie operazioni manutenzione ordinaria e straordinaria, facciamo riferimento all’apposita sessione del presente manuale.
Consigliamo comunque di mettersi in contatto con il C.A.T. più vicino per avere il supporto necessario alla migliore soluzione dei problemi evidenziati.

12.72 NELLE CERNIERE DEI SISTEMI BLINDATI SI NOTANO DELLE PICCOLE CREPE E PUNTI DI RUGGINE

Non allarmarti, non significa affatto che le cerniere stanno cedendo! A seguito degli inevitabili movimenti della cerniera può succedere che il film di vernice protettivo crepi leggermente e che, qualora non siano stati effettuati prontamente i piccoli ritocchi previsti dalla corretta manutenzione, sia iniziato il processo si ossidazione dando origine a dei punti di ruggine. Provvedi prontamente a ripulire la ruggine con carta abrasiva grana 220 e una volta asportata la ruggine applica con un pennellino la tinta per ritocchi fornita nella scatola accessori. Per sicurezza una volta asciugata la prima mano, applica un secondo strato di tinta al fine di massimizzare la protezione in corrispondenza della crepa.

12.73 IL SILICONE ESTERNO VIENE ATTACCATO DAI VOLATILI

Può sembrare buffo e strano ma succede a volte che i volatili si divertano a beccare il canale siliconico esterno andandolo a lesionare come da foto allegate. Il degrado del canale siliconico può comportare infiltrazioni si acqua attraverso il vetro e pertanto occorre ripristinarlo prontamente.
Non esitare quindi a contattare il C.A.T. più vicino a te, l’operazione di ripristino è semplice e veloce e può essere effettuata sul posto.

12.74 NEL MANOVRARE LE STECCHE ORIENTABILI AD ANTA CHIUSA IL MURO LATERALE NE OSTRUISCE LA ROTAZIONE

La soluzione è molto semplice ed intuitiva: apri leggermente l’anta, aziona il meccanismo di orientamento e poi richiudi l’anta. Il meccanismo di orientamento delle stecche va movimentato ad anta aperta per consentire il suo corretto funzionamento in qualsiasi tipo di applicazione.

12.75 IL LEGNO VIENE ATTACCATO DALLE TARLI O DA ALTRI INSETTI

Il legno può essere attaccato, come mostrato da queste foto, dai tarli presenti all’interno della casa su vecchi mobili o travi, o provenienti dall’esterno dell’abitazione. Anche in questo caso non allarmarti: basta applicare al serramento un normale trattamento antitarlo proprio come faresti con un mobile. Una volta effettuato il trattamento, ritoccare le zone interessate seguendo la normale procedura di Pulizia e Ritocco.

12.76 LA PARTE ESTERNA DI UN SERRAMENTO UNA VOLTA ESPOSTA AGLI AGENTI ATMOSFERICI, SUBISCE DELLE ALTERAZIONI DI COLORE PIÙ O MENO EVIDENTI

Il legno è costituto da cellulosa, lignina ed estrattivi di varia natura, tutti composti chimici che possono essere degradati dalla componente ultravioletta della luce solare. Il risultato di tale aggressione, nel caso di manufatti verniciati con finiture trasparenti (che lasciano cioè intravedere il legno), si traduce nel tempo, in un leggero viraggio del colore del legno.

Tale viraggio dipende:

  • Dalla esposizione alla luce solare
  • Dal tipo di legno
  • Dal colore dell’impregnante

12.76 LA PARTE ESTERNA DI UN SERRAMENTO UNA VOLTA ESPOSTA AGLI AGENTI ATMOSFERICI, SUBISCE DELLE ALTERAZIONI DI COLORE PIÙ O MENO EVIDENTI

Il legno è costituto da cellulosa, lignina ed estrattivi di varia natura, tutti composti chimici che possono essere degradati dalla componente ultravioletta della luce solare. Il risultato di tale aggressione, nel caso di manufatti verniciati con finiture trasparenti (che lasciano cioè intravedere il legno), si traduce nel tempo, in un leggero viraggio del colore del legno.

Tale viraggio dipende:

  • Dalla esposizione alla luce solare
  • Dal tipo di legno
  • Dal colore dell’impregnante

Esposizione alla luce solare: serramenti montati a filo del muro esterno oppure senza una copertura esterna (es. porticati ecc.) oppure esposti a Sud – Ovest oppure montati in paesi caldi (es. Grecia, Medio Oriente, penisola Iberica, ecc.), presentano fenomeni di viraggio del colore del legno più pronunciati, a causa della maggiore quantità di radiazione solare che li colpisce.

Tipo di legno: possiamo distinguere due casi:

  1. Legni non tannici (es. Meranti): si ha un ingiallimento o imbrunimento del legno esposto al sole, dovuto ai prodotti che si formano in seguito alla degradazione della lignina contenuta nelle cellule del legno.
  2. Legni tannici (es. Rovere): si ha uno scolorimento del legno esposto al sole, in seguito alla degradazione degli estrattivi contenuti nella cellula del legno, responsabili della colorazione della specie legnosa. Tale viraggio è più evidente qualora il legno presenti delle venature di colore più intenso, in quanto le sostanze naturali di cui sono composte, sono facilmente degradabili dalla luce solare.

Colore dell’impregnante: nelle vernici per esterno sono presenti speciali filtri in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette della luce solare. Tali filtri, in funzione della quantità di luce solare che li colpisce, si consumano nel tempo, perdendo così parte del loro effetto protettivo.

Non preoccuparti quindi, tale processo è del tutto naturale e fa parte della normale evoluzione di un materiale sempre vivo come il legno. Segui semplicemente le operazioni di Pulizia e Rigenero per mantenere in buone condizioni il film protettivo della vernice.

12.77 COMPAIONO DELLE CHIAZZE GIALLASTRE SUI CICLI PIGMENTATI

Nel caso di cicli pigmentati bianchi o RAL di tonalità chiara eseguiti su specie legnose con elevati contenuti di estrattivi tannici quali Rovere, Iroko, Castagno raramente Meranti, possono comparire, entro un breve periodo dall’installazione, specie in condizioni di forte umidità del legno e/o dell’ambiente, delle chiazze debolmente brunastre, che nella forma e nella distribuzione, seguono la venatura del legno. Questo fenomeno è dovuto alla presenza nel legno di sostanze altamente coloranti che, solubili in acqua, sono estratte dal supporto e inglobate nella vernice.

Anche in questo caso nessuna preoccupazione, le chiazze brunastre, essendo costituite da sostanze chimiche foto labili, tenderanno, nel tempo (generalmente da uno a tre mesi), a scomparire così come sono comparse.
Se il fenomeno dovesse persistere, contatta il C.A.T. più vicino a te.

12.78 COMPAIONO DELLE CHIAZZE BIANCASTRE DI CONSISTENZA FARINOSA SUGLI INFISSI DI MULTISTRATO

Tale fenomeno (vedi foto), si potrebbe verificare, ad esempio, su scuri in multistrato con incollaggio fenolico. Le colle fenoliche, fin dalla loro produzione, contengono come stabilizzante una percentuale variabile di soda caustica (NaOH). Le vernici all’acqua, in seguito alla loro permeabilità all’acqua, favoriscono la solubilizzazione e quindi la migrazione della soda verso la superficie esterna del manufatto, dove si deposita sotto forma di polvere bianca farinosa. A dimostrazione che tale fenomeno è legato all’acqua assorbita dal legno attraverso il film di vernice, è la circostanza per cui si presenta soprattutto all’inizio della primavera (quando il legno perde umidità) ed in modo più accentuato sugli infissi esposti sul lato più umido della casa.

Non preoccuparti, tale fenomeno non altera minimamente le prestazioni di durata della vernice stessa. Occorre semplicemente eseguire la Pulizia ordinaria del serramento. Una volta pulito il serramento, a distanza di qualche settimana, il fenomeno può ripetersi, sebbene con intensità minore, fino alla completa scomparsa.

12.79 IN OCCASIONE DI UN LUNGO PERIODO DI UMIDITÀ, GLI SCURI ESTERNI A DOGHE SI SONO LEGGERMENTE RIGONFIATI

Il legno è un materiale igroscopico, che tende ad assorbire e cedere umidità in funzione delle condizioni ambientali esterne. Questo fa sì che il legno, anche una volta verniciato, presenti dei movimenti fisiologici in funzione dell’assorbimento o del rilascio di umidità. A risentire maggiormente di questa proprietà del legno, proprio per le peculiarità costruttive, sono gli scuri esterni a doghe. Infatti, in occasione di lunghi periodi di elevata umidità ambientale (es. nebbia) o persistenza di pioggia o neve, si possono presentare inconvenienti di rigonfiamento verso i lati esterni con conseguente deformazione dello scuro e difficoltà nell’apertura e chiusura.

Appena la situazione di forte umidità atmosferica cesserà, se il fenomeno non si è protratto nel tempo (oltre 7 giorni), lo scuro ritornerà delle dimensioni pressoché iniziali. Evitare quindi di piallare lo scuro. Dopo i primi due o tre casi di rigonfiamento in seguito all’umidità ambientale, il legno si stabilizza non presentando più tale inconveniente.
Se il fenomeno di forte umidità ambientale dovesse protrarsi nel tempo (oltre 15 giorni), il rigonfiamento, oltre un certo limite, non rientra completamente e quindi si deve procedere, dapprima con la regolazione della ferramenta e successivamente, se non ancora sufficiente, ad una piallatura delle spalle. Il legno così scoperto, dovrà essere riverniciato secondo le indicazioni riportate nella sezione Restauro.

12.80 SUL DAVANZALE ESTERNO COMPAIONO DELLE CHIAZZE BRUNASTRE

Nel caso di serramenti costruiti in specie legnose ricche di estrattivi tannici quali Rovere, Castagno, in occasione delle prime piogge, si può osservare la fuoriuscita di un liquido di colore bruno, con conseguente deposizione sul davanzale. L’estrazione del tannino ad opera dell’acqua piovana avviene durante il primo periodo di vita del prodotto ed è un fenomeno del tutto normale.
Anche in questo caso non allarmarti, la soluzione è semplice. Intervieni immediatamente sulle macchie brunastre del davanzale o delle murature utilizzando Amuchina diluita al 5% reperibile in un comune supermercato. Risciacqua quindi con abbondante acqua. Per precauzione prova prima il trattamento in una zona ristretta del davanzale o della muratura.
La buona riuscita della pulizia delle macchie può dipendere dal tipo di superficie e soprattutto dalla prontezza dell’intervento. Qualora la pulizia con Amuchina non sia sufficiente contatta una ditta di pulizia specializzata.
Una volta effettuata la pulizia della soglia o della muratura, esegui sul serramento le normali operazioni di Pulizia e Rigenero.
Nel tempo il legno tenderà a spurgare il tannino e il fenomeno andrà pian piano scomparendo.

12.81 IL PROCESSO DI OSSIDAZIONE DEL BRONZO TRASFORMA LE TUE FINESTRE DEI PEZZI UNICI!

Tutte le foto riportate mettono in evidenza quanto spettacolare sia il normale processo di ossidazione di questo materiale che nel tempo rende unica ed inimitabile ogni tua finestra. Addirittura il processo di ossidazione , che parte con una patina bianca come visibile nella Foto1, a seconda delle condizioni atmosferiche che ha attraversato la consegna, può essere già iniziato quando vai ad aprire i tuoi bancali (vedi Foto1). Non c’è altro da aggiungere: solo ammirare questo spettacolare fenomeno e curare il rivestimento in bronzo come riportato nel relativo capitolo 07.5 PULIZIA DELLE SUPERFICI IN BRONZO.

12.82 SE IL TEST ACQUA DI TIPO “NAUTICO” NON HA ESITO POSITIVO

Un test come quello indicato nel video non è assolutamente indicativo di tenuta o meno dei serramenti. I parametri ed il sistema utilizzato nei test ufficiali di tenuta aria-acqua che simulano gli agenti atmosferici inondano infatti i serramenti di una portata di acqua molto minore. Per resistere ad un test come quello del video dobbiamo essere in presenza di finestre nautiche a tenuta stagna! La portata di acqua è infatti esagerata ed in questo modo i canali di scarico del quale è dotato il serramento non riescono a scaricare una quantità di acqua così elevata. Del resto le finestre sono testate per resistere ad agenti atmosferici nella norma , non ad eventi di portata eccezionale con afflusso di acqua fuori dal comune come simula il test del video, dove si vede in alcuni fasi che addirittura si insiste sul punti specifici del serramento con alte portate di acqua senza dare la possibilità ai canali di scarico di evacuare. Non preoccuparti quindi se test di questo tipo non vengono superati, il tuo serramento resisterà comunque ai normali temporali per come è stato progettato.

12.83 ALCUNI PARTI DEL SERRAMENTO PRESENTANO DEGLI ALONI BIANCASTRI

Nelle ultime fasi del ciclo produttivo i serramenti possono necessitare di una pulizia. A volte la reticolazione delle vernici non si è completata e pertanto il serramento può mostrarsi con alcuni aloni biancastri. Nessun problema, basta applicare il detergente presente nel kit di manutenzione e attendere alcuni giorni che il processo di reticolazione delle molecole di vernice si completi. A seconda del grado di umidità, questo processo può necessitare anche di 2-3 settimane.

12.84 IL PROFILO INTERNO VETRO SEMBRA VERNICIATO IN MODO IMPERFETTO

 In realtà è solo l’umidità che si crea tra il profilo in legno e la lastra di vetro. A dimostrazione di questo, se provi a premere energicamente il vetro in corrispondenza dell’imperfezione, vedrai che come il profilo in legno si distacca dal vetro il difetto scompare. Nessun problema quindi, basta attendere alcuni giorni che l’umidità si asciughi e tutto tornerà alla normalità.

12.85 PERIMETRALMENTE ALL’ANTA DELLE PORTE E’ VISIBILE LA LUCE

È del tutto normale che tra anta e telaio filtri la luce e che l’aria perimetrale non sia completamente simmetrica. Tale fenomeno può derivare anche dalle leggere imperfezioni di pavimenti, murature e intonaci che sono del tutto normali in edilizia. Il fatto che la luce passi attraverso la porta e che passi in modo non uniforme , deve pertanto ritenersi un normale fenomeno e non un indice di non conformità del prodotto.

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Complimenti per aver scelto un prodotto Caiframe!